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Napoli – La pausa natalizia è quasi terminata, fra poco si ritorna a parlare di calcio giocato e per il Napoli all’orizzonte c’è la sfida contro l’Inter. Sfida d’alta classifica ma dal sapore diverso rispetto alle aspettative di inizio stagione: la prima della classe contro chi doveva essere l’antagonista della Juventus e invece adesso si ritrova a dover inseguire, almeno per ora, l’Europa League. Ma Napoli – Inter è anche una sfida che evoca ricordi importanti ed emozionanti, non è una sfida banale ma di cosa da menzionare ne ha tantissime. Ci pensa la pagina La Napoli Bene a ricordarne alcuni.

Napoli Inter è Diego che segna una sorta di bellissimo rigore in movimento a Malgioglio. Matuzalem che segna e si fa espellere, il gol di Zuniga che sancisce la Champions. Le magie di Gonzalo Higuain, un gol di Zielinski dopo l’ennesima azione da Play Station del Napoli di Maurizio Sarri. Il Matador che come sempre ne mette tre, Zalayeta con un pallonetto dolcissimo ed una seggiata di collo esterno. Napoli Inter è questo e tanto altro“.

Ed è proprio nel tanto altro che viene fuori il nome di Carmelo Imbriani. A Napoli mai dimenticato, a Benevento un’istituzione nel vero senso della parola. Non c’è momento che il capitano ed allenatore dei giallorossi non venga ricordato. Un tuffo nel passato e nella nostalgia per quello che poteva essere e non è stato per colpa di una brutta malattia. Napoli – Inter è anche Carmelo Imbriani.

Ma per me Napoli Inter sarà sempre e soprattutto una giocata alla brasiliana di Pizzi sulla sinistra, un pallone al centro ed il 19 che un secondo dopo averla messa in porta, sotto la A, correva impazzito sul prato verde del San Paolo. Chi se lo scorda il tuo gol all’Inter, Carmè. E non dimentico nemmeno quando ti conobbi, in gradinata, al Rigamonti, in una giornata di maggio grigia, umida e piovosa, quando con la 10 sulle spalle segnasti a Brescia il tuo primo gol in serie A regalandoci l’urlo 081 in terra lombarda. 18 anni e tutta la vita davanti, così sembrava, così doveva essere. Napoli non dimentica, ciao Carmelo“.