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Napoli – “Dobbiamo trovare la continuità di rendimento e di risultati. Domani sarà una partita molto difficilema vogliamo vincere“. Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino.

Come ha ritrovato i calciatori reduci dalle Nazionali?

Quando i calciatori vanno in Nazionale li seguiamo quotidianamente anche se a distanza. A qualcuno ha fatto anche bene giocare queste partite perchè aveva giocato di meno con noi. Per cui non abbiamo nessun problema, è stato un seguito regolare della stagione“.

Noi abbiamo a fuoco bene quello che è il nostro obiettivo, oggi ho visto tutti concentrati e protesi verso la partita di domani. Ogni gara serve a dimostrare se noi siamo un Napoli forte. Il percorso è lungo e ogni gara richiede impegno massimo e costante per poter avere un comportamento giusto nel lungo periodo“.

Chi giocherà tra Simeone e Raspadori?

Io penso che faranno al caso nostro tutti e due, poi si vedrà chi giocherà un’ora e chi mezzora, ma questo è relativo rispetto all’importanza di essere decisivi e funzionali in campo. Il discorso dei titolari e di quelli che iniziano in panchina va affrontato in maniera corretta e produttiva

Per poter arrivare in fondo al traguardo abbiamo bisogno di uomini con minutaggio, con energie, con motivazioni. Tutti servono. Bisogna abituarsi al concetto di più titolari all’interno di una gara sfruttando le 5 sostituzioni bene. Giocare 20 minuti può essere più importante che giocarne 70 perchè magari servono a farti vincere

Al momento la lotta scudetto sembra aperta ed equilibrata con più squadre in corsa:

Io credo che durerà a lungo questo equilibrio al vertice perchè almeno 7 squadre hanno le carte in regola per fare un campionato di alta classifica. Inoltre c’è sempre qualche outsider che può inserirsi bene. Io ritengo che sia troppo presto al momento per poter individuare favoriti“.

Raspadori lo ritiene centravanti oppure seconda punta dopo le ultime due gare in Nazionale?

Dipende sempre dal tipo di partita che affronti o si sviluppa. Raspadori non ha la fisicità di Osimhen e Simeone, non è un attaccante da palla addosso, ma è un calciatore forte che sa fare tutto e lo abbiamo compraro proprio perchè conosciamo le sue qualità. E’ reattivo muscolarmente, sente la porta, ha tecnica e personalità oltre una gran voglia di migliorare. Raspa è ambizioso come noi e non s fermerà certo alle prime soddisfazioni ma vorrà diventare un campione”

La vittoria di Milano ha cambiato la visione della stagione?

Vincere contro i campioni d’Italia e contro una squadra che ha giocato molto bene è certamente un merito. Però il talento da solo non basta mai, noi dobbiamo essere esecutivi e pronti anche quando la partita non va come desideriamo

Sicuramente la squadra ha dimostrato di aver un livello di calcio adeguato alle nostre aspettative. Noi vogliamo stare nel plotone iniziale fino alla fine, c’è un’alta classifica affollata e bisogna star lì attaccati”.

Noi abbiamo iniziato bene, adesso bisogna continuare ma soprattutto come atteggiamento mentale non solo come risultati. La capacità sta nel riuscire ad essere bravi anche nelle fasi di gioco che magari non appartengono alle nostre corde. Dobbiamo capire cosa significa avere addosso questa maglia. Attorno a noi c’è un amore dei tifosi che va riversato in campo

Che partita si aspetta e che difficoltà può presentare il Toro?

“Il Torino è un brutto cliente. Conosciamo il valore della squadra e del modo di lavorare intenso del proprio allenatore. Juric porta sempre a casa risultati nelle sue stagioni perchè ha idee sempre precise. E’ una squadra che sa attaccare e difendere facendo battaglia a tutto campo. E questo la dice lunga sulla difficoltà della partita. Ma noi vogliamo vincere partite difficili e misurarci contro squadre forti”.

Sta pensando ad un turnover domani?

Tra qui e martedì ci saranno necessariamente delle rotazioni perchè abbiamo due partite in 4 giorni. Però domani credo che non ci saranno grosse differenze rispetto alla formazione iniziale che ha giocato più spesso perchè ho tutti gli uomini in buona condizione

Quello che conta è dare seguito a ciò che abbiamo pensato e che ci diciamo quotidianamente. I miei giocatori sanno quanto me cosa bisogna fare e conoscono l’idea condivisa di gioco. Mi piacerebbe maggiore concretezza rispetto a quello che abbiamo espresso sinora. Quando sei in possesso della palla costantemente bisogna sapere qual è il momento di dare l’affondo giusto. Questo è lo scatto di maturità che devono fare soprattutto i più giovaniNutro molta fiducia affinchè riusciremo a fare questo salto