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Momenti di tensione e un principio di rissa subito sedato dai presenti a Napoli tra i sostenitori del candidato di centrodestra alle Comunali Catello Maresca e un simpatizzante del candidato espressione dell’alleanza Pd-M5s Gaetano Manfredi in occasione di un appuntamento elettorale che vedeva quest’ultimo impegnato nei popolari Quartieri Spagnoli.

In cinque, dietro uno striscione pro Maresca, hanno atteso il candidato del centrosinistra all’uscita da un bar contestandone la presenza. Ne è nata una discussione con un sostenitore dell’altra parte che è sfociata in un accenno di rissa. “Comprendo il disagio sociale presente in molte parti della città – commenta Manfredi – e stiamo lavorando per trovare le soluzioni giuste alle numerose emergenze, ma non bisogna alzare i toni perché il conflitto non aiuta a risolvere i problemi e non tutela la maggioranza silenziosa dei cittadini perbene”. Nella nota diffusa dall’ufficio stampa di Manfredi si parla di “protesta messa in atto ai Quartieri Spagnoli da un gruppo di sostenitori di Maresca, come si evinceva dallo striscione esposto pubblicamente, che volevano impedire a Manfredi di svolgere la sua passeggiata tra i vicoli dei Quartieri per incontrare commercianti, rappresentanti delle associazioni e sacerdoti impegnati sul territorio”.

Sulla vicenda a intervenire è lo stesso Maresca che scrive:  “Comprendo il disagio dell’ing. Manfredi nel girare a vuoto per Napoli con queste temperature torride. E comprendo anche il suo bisogno di dire qualcosa di effimero sui suoi giri a vuoto per la città inventandosi presunti toni alti in campagna elettorale e presunte proteste per impedirgli di passeggiare per i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Quello che non capisco è perché Manfredi voglia capziosamente mettere in relazione – attraverso i suoi comunicati ai media – una protesta di persone che agitano uno striscione col mio nome come un qualcosa che i sostenitori di Maresca hanno messo in scena per impedirgli di incontrare commercianti, sacerdoti o associazioni”. E’ la replica del candidato sindaco di Napoli del centrodestra Catello Maresca alla contestazione denunciata da Manfredi nei suoi confronti durante un tour ai Quartieri Spagnoli. “Se Manfredi ha colto in queste proteste una forma di violenza – osserva Maresca – lo prego di andare a denunciare gli autori alla polizia non solo ai giornalisti. Se invece vuole farsi un poco di pubblicità e parlare di scemenze e mai dei problemi di Napoli, allora gli dico che è bravo a distogliere l’attenzione dei napoletani dalle cose serie. In fondo lui si è candidato grazie alla firma di Letta, Speranza e Conte sotto quelle due paginette di documento definito Patto per Napoli e ribattezzato da tanti Pacco per Napoli. Manfredi è libero di parlare di cose inutili. A me interessa discutere di Bagnoli, un quartiere che dopo 30 anni deve essere restituito ai napoletani. Io voglio parlare di Napoli Est, del centro storico che affoga nel degrado, del Porto da rendere green e integrare alla città, del mare da restituire a Napoli, di sicurezza, lavoro, dell’Università Federico II che deve essere e apparire la più importante istituzione al servizio di Napoli”. “Manfredi – si conclude la nota di Maresca – se vuole confrontarsi sui programmi per Napoli, ha tutta la mia attenzione, rispetto e considerazione. Infine, ma non per ultimo, a proposito di proteste contro il candidato della sinistra, sui social network girano immagini di supporter o presunti tali di Manfredi che danno addosso, aggrediscono fisicamente alcuni che protestano civilmente… e vengono apostrofati con un “siete peggio di Borrelli”. 

“Torno sulla passeggiata dell’ex Rettore Manfredi ai Quartieri Spagnoli solo per spiegargli che i suoi pacifici accompagnatori sono poi andati nella sede della associazione che lo aveva contestato per spaccare la testa e sfregiare un signore che in mattinata aveva osato urlare al suo indirizzo “siamo per la legalità” e “contro la violenza”, “non vogliamo il reddito di cittadinanza ma vogliamo lavorare”. Così il candidato sindaco di Napoli appoggiato dal centrodestra, Catello Maresca, in una dichiarazione dopo aver appreso dell’ aggressione subita nel pomeriggio da un suo sostenitore. In mattinata momenti di tensioni si erano avuti ai Quartieri Spagnoli, dove si era recato Manfredi, con un gruppo di simpatizzanti di Maresca. “Meglio parlare chiaro con Manfredi perchè le sue chiacchiere stanno zero – proseguer Maresca – : Napoli è la città della tolleranza per antonomasia Lo ha dimostrato sempre e ancora in questi ultimi anni, quando ha tollerato la mala amministrazione delle diverse espressioni della sinistra che questa città l’ha mal governata. Figurarsi se i napoletani possono non tollerare una visita ai Quartieri spagnoli dell’ingegner Gaetano Manfredi, candidato dalla sinistra a raccogliere l’eredità del sindaco uscente, Luigi De Magistris, anche lui di sinistra. Stia tranquillo Manfredi: nessuno sostenitore di Maresca gli impedirà mai di esprimersi dove, come e quando crede, di raccontare ciò che vuole. I napoletani, però, non si accontenteranno più delle favole raccontate da chi è rispuntato in città grazie a un patto tra le segreterie dei partiti romani ed è costretto ad accusare presunti sostenitori dell’avversario per provare a finire sui giornali”. Manfredi che deve meritarsi la fama di persona seria, condanni la violenza cieca e barbara di quanti ai Quartieri Spagnoli hanno eseguito una spedizione punitiva in stile squadrista contro quelle persone che la mattina lo avevano contestato.