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Napoli – Dopo l’ondata di maltempo che nelle settimane scorse si è abbattuta su Napoli, colpendo in particolar modo il lungomare, con la forte mareggiata che ha danneggiato i ristoratori, ripartono le attività di via Caracciolo. “Domani riapriamo con la fiducia che sia un primo passo per il ritorno alla normalità, siamo pronti a rispettare tutte le norme ma anche a ripartire”. Lo afferma all’Ansa Antonino Della Notte, ristoratore che ha quattro locali sul lungomare di Napoli e domani comincia aprendone uno, “Antonio e Antonio”.

Abbiamo riparato tutte le apparecchiature elettroniche – spiega Della Notte – che avevano avuto forti danni, ma possiamo riaprire e quindi guardo a questo. Ci aspetta una settimana senza pioggia e possiamo offrire ai napoletani, perché i tristi non ci sono più, il piacere di pranzare all’aperto, in sicurezza“. Della Notte poi racconta il periodo buio, in cui molte cose lo hanno lasciato perplesso: “Noi ristoratori lavoriamo molto sul rispetto delle norme e quando sbagliamo è giusto subire la multa. Però se decine di ragazzi si assembrano in strada all’esterno dei locali sono le forze dell’ordine che devono avere la forza di controllarli, invece chiudono noi. Siamo chiusi e vado in supermercati affollati, vedo che nelle veglie funebri si fanno mucchi di contagi, ma noi sempre chiusi”.

Per il ristoratore napoletano la ripartenza di domani deve essere un primo passo definitivo: “Fino a venerdì lavoriamo e poi aspettiamo le nuove decisioni del governo. Però se la Campania resta zona gialla ci devono far lavorare e penso si debba anche togliere il coprifuoco. Che significa strade vuote alle dieci? Si può stare serenamente a cena nel rispetto delle norme fino a mezzanotte, all’una”. “Antonio e Antonio” domani riapre con il 30% di coperti in meno, quindi con trenta posti a sedere, gli stessi che erano assicurati alla ripartenza del 14 novembre: “C’è il vaccino – spiega – c’è ormai l’abitudine nell’uso delle mascherine, se le persone per strade si sentono controllate si comportano meglio, quindi ritroviamo un minimo di normalità e lavoriamo, questo settore economicamente deve ripartire, non parlo di aggiustare il bilancio ma almeno di vedere una ripartenza regolare”.