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Napoli – Cuore e calore. Emozione, ritmo, intimità. Il tour dei Negramaro nei teatri procede, e lo fa con il vento in poppa, mettendo su uno spettacolo degno di essere chiamato tale. Scenografia e luci in grado di vestire le canzoni meglio di un abito, la band inizia la serata con outfit total black per finire in perfetto stile casual, con i pezzi arrangiati per una dimensione più intima senza sbavature. All’Augusteo di Napoli un Giuliano Sangiorgi in splendida forma, ha guardato ogni spettatore negli occhi riuscendo a coglierne le emozioni e l’entusiasmo.
Non insegue gli stadi e i palazzetti, per l’Unplugged European tour 2002 la band preferisce tornare alla dimensione ristretta e calorosa del teatro, un modo per stringere un legame ancora più forte con il proprio pubblico. Ne aveva bisogno la gente, ma ne avevano bisogno anche i Negramaro dopo oltre 15 anni di palazzetti. Tre mesi di tour e 41 live che toccheranno non solo l’Italia da Nord a Sud ma anche dieci principali capitali europee con un repertorio “totalmente riarrangiato” racconta Giuliano, “che non ha nulla a che vedere con i precedenti concerti”. Ad aprire la scaletta “Contatto”, brano del decimo album in studio dei Negramaro nato nel pieno della seconda ondata della pandemia: “E’ un modo per raccontarci la voglia di contatto che abbiamo avuto tutti in questi ultimi anni e per festeggiare il ritorno alla vita” aggiunge il frontman osservando che dopo 20 anni di carriera (che festeggeranno nel 2023) “siamo ancora noi 6. Dopo tutto questo tempo è straordinario”. E dedica “Sei” ai suoi musicisti ottenendo una ovazione del pubblico che affolla la sala partenopea.
Il cantautore, nella seconda parte del concerto, decide di omaggiare il compianto Pino Daniele con due dei brani più noti e amati del grande interprete della canzone napoletana, ovvero “Quando”, in una commovente versione chitarra e voce, e “Napul’è” al piano. E dopo un accenno di “Mal di te” gli dedica “Solo per te” e fa cantare e commuovere la platea. 
In scaletta gran parte delle canzoni che hanno fatto ballare palazzetti e stadi come “Meraviglioso”, “Fino all’imbrunire”, “Estate”, “Cade la pioggia”, “Via le mani dagli occhi” e tante altre per un totale 22, tutte in versione unplugged. Sul finale il pubblico, ancor più concentrato a vivere le emozioni, si alza in piedi e su “Mentre tutto scorre” regala una meravigliosa standing ovation alla band salentina. “Grazie Napoli, è stato un sogno – conclude Sangiorgi –. Mi hai fatto emozionare tantissimo… ci vediamo presto”.