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Napoli – Al Museo Real Bosco di Capodimonte parte il progetto “Nessuno escluso“. Un’iniziativa volta a donare le arance ed i mandarini del frutteto dello spazio verde di Capodimonte ai più bisognosi.

Le arance e i mandarini del frutteto reale del Giardino Torre del Bosco di Capodimonte per i più bisognosi dopo i difficili mesi vissuti a causa della pandemia. I volontari di Emergency, insieme agli operai della ditta Euphorbia che si occupa della cura del verde nel Real Bosco, hanno raccolto stamattina gli agrumi per donarli al progetto “Nessuno escluso” nella città di Napoli.

Nato a fine ottobre, sono più di 500 famiglie (quasi 2000 persone) a usufruirne: da Ponticelli a Miano passando per Soccavo con 600 pacchi alimentari a settimana e un pacco al mese di prodotti per l’igiene personale e della casa.

Il progetto “Nessuno escluso” è stato realizzato e attivato con il Comune di Napoli, e in particolare l’ex assessore alle Politiche Sociali Monica Buonanno, e comitato Lab00 (Spesasospesa.org) e, per la distribuzione, si avvale della collaborazione con CPRS-Comitato per la rinascita di Soccavo (Soccavo-Pianura), Sgarrupato (Montesanto), Maestri di Strada e Terra di Confine (Ponticelli) e Caritas e Parrocchia Santa Maria dell’Arco (Miano). In Italia il progetto “Nessuno Escluso” è al momento attivo anche in altre città: Milano, Roma, Piacenza e Catanzaro. Una grande e importante collaborazione come evidenziato
anche dai protagonisti del progetto.

“Chi lavorava presso una pizzeria o un ristorante, magari in nero, ha visto il proprio impiego sfumare nel nulla. Purtroppo, ci sono parecchie famiglie in cui entrambi i coniugi hanno perso ogni fonte di reddito e si trovano in condizioni economiche difficili” afferma Peppino Fiordelisi, coordinatore dei volontari di Emergency in Campania.

“La pandemia ha messo in ginocchio molte famiglie e ci è sembrato doveroso contribuire donando le arance e i mandarini biologici del nostro Giardino Torre. Un’istituzione culturale ha il dovere di stare accanto alla sua comunità non solo in tempi di sviluppo economico e
culturale, ma soprattutto in momenti di crisi come questa” afferma il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger.