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I fratelli Armando e Antonio De Re, accusati di essere gli esecutori materiali dell’agguato che il 3 maggio di un anno, in piazza Nazionale a Napoli, cagionò  il ferimento di  bambina di 4 anni, Noemi, sono stati condannati.

Il primo che materialmente fece fuoco a 18 anni, il secondo a 14. Secondo l’accusa, Armando De Re, accompagnato in scooter dal fratello, sparò nel tentativo di uccidere un esponente di clan rivale, Salvatore Nurcato, ma colpì la bambina, tuttora costretta a fare ricorso a cure e terapie e la nonna della piccola, ferita al gluteo. I genitori  si sono costituti parte civile assistiti dall’avvocato Vincenza Rando. Accanto a loro c’è anche l’associazione antimafia Libera. Anche il Comune è parte civile.