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Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, traendo spunto dalla mobilitazione che si sta registrando per salvare le librerie di Port’Alba, preso atto che tutte le richieste fino ad oggi formulate al Comune di Napoli per trovare una nuova collocazione dell’unica biblioteca comunale del Vomero, intitolata al filosofo Benedetto Croce, oramai chiusa da anni, lancia la proposta di una “Notte bianca del Vomero” per riaprire l’importante presidio culturale del quartiere collinare.

In verità – esordisce Capodannola notizia che i locali posti al piano terra del polifunzionale di via Morghen, 84, di proprietà del Comune di Napoli, dovevano essere liberati da cose e persone,  il 10 gennaio di quest’anno, a seguito della diffida, inoltrata il 6 dicembre dell’anno scorso dall’ufficio patrimonio dell’amministrazione comunale, alla fondazione Francesco De Martino che dal 2009 occupa quei locali, senza che risulti mai sottoscritto il contratto d’uso, avevano fatto pensare che la biblioteca comunale Croce, trasferita nel 2008 nei locali posti in via De Mura, al piano interrato dell’edificio scolastico Vanvitelli, locali chiusi al pubblico da prima della pandemia, quindi da quasi quattro anni, potesse tornare nella sede che le era stata destinata fin dalla costruzione dell’edificio di via Morghen, dalla quale fu trasferita proprio per far posto alla succitata fondazione“. 

Ma purtroppo – afferma Capodannononostante i numerosi appelli e le proteste delle tante persone che, in passato, frequentavano la biblioteca vomerese, dove peraltro si svolgevano numerosi eventi culturali, a tutt’oggi nulla è cambiato e il trasferimento nella nuova sede non è stato ancora effettuato mentre i locali dell’attuale sede restano sbarrati con l’ingresso sommerso da rifiuti di ogni genere“. 

Una vicenda – aggiunge Capodannoche crea non poche preoccupazione sullo stato del notevole patrimonio librario conservato nella suddetta biblioteca, abbandonato per così lungo tempo in locali umidi e privi di luce. In che condizioni lo si troverà, una volta che si riuscirà a entrare nei locali dove è custodito? Sarà  ancora recuperabile e leggibile? Sono le domande che ci poniamo e alle quali vorremmo risposte“. 

Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80  – puntualizza Capodanno -, intrapresi una vera e propria battaglia per trasferire la biblioteca Croce nella nuova sede comunale della circoscrizione, posta in via Morghen, 84, in locali ampi e luminosi, posti al piano terra di una palazzina strappata all’utilizzo originario, fissato dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi. Successivamente, nel 2009, i locali della biblioteca, senza che venissero mai chiariti i motivi di una tale decisione, vennero destinati a sede di una delle tante fondazione che, negli ultimi anni, sono state create nel capoluogo partenopeo.  Da qui scaturì il trasferimento della biblioteca comunale in via De Mura. Eppure il Vomero, con i suoi circa 50mila residenti, avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura, anche come punti d’incontro e di aggregazione, dopo la chiusura di diverse librerie, come Guida e Loffredo, e di numerose sale cinematografiche“.

Successivamente alla chiusura dei locali in via De Mura – puntualizza Capodannosono state tantissime le richieste inoltrate al Comune di Napoli per sapere se e quando la biblioteca comunale, unica biblioteca pubblica presente sul territorio del quartiere Vomero, sarebbe stata riaperta. Ma a esse non è stato mai dato riscontro operativo, la qual cosa ha alimentato, tra l’altro, le giuste proteste, purtroppo inascoltate, anche da parte delle tante persone, in particolare dei numerosi giovani, che frequentavano in passato i locali in questione, pure per ragioni di studio“. 

A questo punto – conclude Capodanno, invito tutti gli interessati, segnatamente gli intellettuali, gli artisti, gli scrittori, gli editori, i librai oltre che le associazioni e i comitati di zona, in uno ai tanti cittadini interessati a dare il proprio assenso all’iniziativa. Per aderire è stata creata una petizione online sulla piattaforma change org al link:  https://www.change.org/nottebiancacroce“.