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Napoli – Nuova giornata di proteste nel capoluogo campano. A scendere in piazza sono i commercianti e gli artigiani, in opposizione al DPCM del 24 ottobre. In particolare, gli esercenti lamentano l’impossibilità di rispettare i nuovi orari di chiusura, soprattutto quello delle 18 imposto ai ristoratori. Secondo i commercianti, le regole estremamente severe non sono compensate da indennizzi adeguati.

La protesta avrà luogo in piazza Plebiscito alle 18. L’organizzazione, però, pretende di non essere confusa con le manifestazioni violente di domenica sera. Proprio per questo sono state rese note le linea guida per una manifestazione pacifica e corretta. Tutti i manifestanti indosseranno la loro divisa da lavoro e cartelli, ma è richiesta la mascherina ed il mantenimento della distanza di un metro tra una persona e l’altra. Secondo quanto noto, la manifestazione in piazza Plebiscito si prolungherà fino alle 19, per poi rispettare un minuto di silenzio e poi dirigersi verso la sede della Regione Campania a Santa Lucia.

A sorpresa, la Giunta comunale ha pubblicato un messaggio nella quale dichiara che alla protesta parteciperà “una delegazione di assessori, per ascoltare e fare proposte, alla manifestazione delle ore 18 in Piazza Plebiscito degli operatori commerciali e produttivi della città che vogliono esprimere, in maniera democratica e partecipativa, il dissenso sulle ultime decisioni in materia di restrizioni contenute nel DPCM e nell’ordinanza regionale”.

La partecipazione di una delegazione della Giunta comunale ha più il sapore di una polemica politica in contrapposizione alla Regione che di un sostegno alla popolazione. Già nei giorni scorsi, si è assistito ad una polemica gratuita tra il Sindaco de Magistris ed il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in un periodo in cui sarebbe necessaria la collaborazione istituzionale più che la sterile polemica politica. Inoltre, nonostante le giuste rivendicazioni dei commercianti e degli artigiani e l’invito al rispetto delle norme sanitarie, la massiccia presenza di persone in un’unica piazza rappresenta un pericolo assembramento, specie in un periodo di recrudescenza del virus e di repentino aumento dei contagi. La presenza di membri della Giunta comunale finirebbe per avallare comportamenti che dovrebbero essere scongiurati e stigmatizzati dagli stessi membri delle istituzioni. In un periodo in cui in tutte le Regioni di Italia si sta pensando a come bilanciare il controllo del contagio con il mantenimento delle aperture delle attività commerciali, il cardine della politica dovrebbe essere la responsabilità, soprattutto di chi è deputato a gestire la cosa pubblica.