Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Assassino, assassino“: si è scagliata contro l’imputato, colui che gli ha ucciso il figlio, chiuso in cella, la madre di Giuseppe Fusella, uno dei due giovani scambiati per ladri e assassinati a colpi di pistola da Vincenzo Palumbo, l’autotrasportatore di 53 anni accusato dalla Procura di Napoli (sostituti procuratori di Napoli Luciano D’Angelo e Daniela Varone) del duplice omicidio volontario avvenuto la notte tra il 28 e il 29 ottobre 2021, ad Ercolano, in provincia di Napoli, costato la vita anche a Tullio Pagliaro. Il presidente della prima sezione della Corte di Assise di Napoli, che stava ascoltando la testimonianza di uno dei carabinieri intervenuto quella notte sul luogo della tragedia, è stato costretto a sospendere l’udienza. La donna è stata accompagnata all’esterno dell’aula 115 e riportata alla calma dai suoi familiari.

Palumbo, dietro le sbarre, ha assistito impassibile alla scena. La madre di Giuseppe, in preda alla rabbia, si è lasciata andare quando il maresciallo stava illustrando dei video annessi agli atti riguardanti la scena del crimine. L’udienza è ripresa poco dopo e alla prima testimonianza del militare ne sono seguite altre cinque, di altrettanti colleghi. La Corte di Assise ha poi ha rinviato il processo al 22 giugno: il quell’occasione saranno ascoltati i carabinieri del Racis incaricati dagli inquirenti di redigere una perizia sull’accaduto. Pagliaro e Fusella furono raggiunti e uccisi da colpi di pistola esplosi da Palumbo mentre transitavano in auto davanti all’abitazione del camionista. I familiari di Pagliaro sono difesi dall’avvocato Maurizio Capozzo mentre i parenti di Fusella dall’avvocato Gennaro Bartolino.