- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Cardito (Na) –  Tony Essobti Badre, il 26enne condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe il 27 gennaio del 2019 a Cardito (Napoli) va considerato parzialmente incapace di intendere e volere. Questo la richiesta formulata in quasi 50 pagine dall’avvocato Pietro Rossi, difensore dell’uomo accusato di aver ucciso a calci, pugni e con un bastone il figlio della compagna di soli 7 anni, colpevole di avergli dato fastidio e di aver rotto la spalliera di un letto che aveva appena comprato. Secondo la difesa la sua capacità di intendere era messa in discussione dall’uso cronico di sostanze stupefacenti. E anche prima dell’omicidio aveva fumato droga. Lo stesso imputato confermò al pm di fumare circa 15 spinelli al giorno e nei giorni festivi anche cocaina. L’avvocato Rossi chiede anche la riqualificazione dell’omicidio volontario con l’omicidio con colpa cosciente oppure in omicidio preterintenzionale e l’esclusione delle aggravanti e il riconoscimento delle attenuanti generiche.