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Napoli – Non c’è pace per la sanità campana. Teatro dell’ennessima aggressione il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove all’alba di oggi un paziente, credendo che qualcuno dei sanitari gli avesse rubato il cellulare, ha perso la testa distruggendo le suppellettili del presidio di via Terracina.

A raccontare l’episodio è il medico Guido Coretti tramite l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate: «Sono circa le 4 di mattina, dovrei poter lavorare. Invece c’è un tipo difronte a me che sta facendo roteare le aste per la flebo e ci minaccia. Ne lancia una e colpisce il tavolo. Poi ne trova una seconda e colpisce il mio computer. Finite le aste per le flebo non ha altro da lanciare se non le barelle. E quindi ricomincia. Almeno siamo protetti da un tavolo, difficilmente potrà lanciarle oltre, penso io. E infatti alla fine allontanandoci dal tavolo ci riusciamo a mettere al riparo. Si lamenta per un cellulare a suo dire rubato». È l’inizio di un incubo che andrà ancora avanti per svariati minuti: «Passa poco – aggiunge Coretti e comincia con le minacce. Se non salta fuori il suo cellulare, dice, va a prendere della benzina e dà fuoco al pronto soccorso. Con noi dentro. Ci dà due minuti per restituirlo e passati i due minuti comincia a lanciare per aria fotocopiatrici e stampanti distruggendole. Poi alla fine arriva la polizia e finalmente si calma. Ah, ovviamente Il cellulare lo aveva dimenticato sul davanzale durante la pausa sigaretta». L’uomo, un 35enne, al momento è riuscito a cavarsela con una denuncia all’autorità giudiziaria. L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate ricorda che quella consumatasi stamattina all’ospedale San Paolo è la 60esima aggressione avvenuta dall’inizio dell’anno tra Napoli e provincia.