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Napoli – L’emergenza aggressioni al personale del 118 non conosce ferie. Teatro dell’ultimo inquietante episodio l’ospedale Capilupi di Capri. Sono le ore 4 del mattino nel solitamente tranquillo nosocomio isolano, quando improvvisamente giunge, con l’ambulanza territoriale, un uomo di origini ungheresi stravolto dall’alcool. Di lì a pochi minuti succede il finimondo.
 
Stando alla ricostruzione dei fatti fornita dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, l’uomo viene subito assistito dall’internista e da due infermieri. Improvvisamente il paziente ha però un momento di lucidità e, senza alcuna motivazione, si scaglia contro l’infermiere percuotendolo e stracciandogli la divisa. L’aggressione continua poi a carico del medico e dell’altro infermiere accorsi in aiuto al collega. Immediatamente giunge la polizia sul posto e la serata del cittadino straniero finisce negli uffici della locale casera. Quanto alle vittime della folle aggressione, hanno riportato per fortuna solo alcune escoriazioni e tanta tanta paura. Durissimo il commento dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate: «Molti penseranno “ma un’aggressione da parte di soggetti in stato di ebrezza ci sta, fa parte del gioco”. Noi come associazione rispondiamo che siamo stanchi di assistere persone che trascorrono serate in allegria, bevendo in modo irresponsabile o addirittura drogandosi. Servirebbero ambulanza e assistenza sanitaria a pagamento per queste persone». L’aggressione avvenuta al Capilupi di Capri è la 53esima dall’inizio dell’anno tra Napoli e provincia.