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Napoli – C’è chi propone una scommessa: farà prima De Magistris a puntellare la sua maggioranza e a sopravvivere alla tempesta scatenata dalle dimissioni dell’assessora alla cultura Eleonora De Majo o faranno prima le opposizioni a mandarlo a casa prima ancora delle elezioni previste ad ottobre?

Il banco accetta puntate di ogni genere, come si dice in questi casi. Ma è certo che paga poco la prima ipotesi: che De Magistris faccia prima a sostituire la De Majo e a sopravvivere a se stesso, i bookmakers di piazza Municipio lo danno quasi per scontato.

Semmai, le quote si fanno più interessanti per il nome che andrà a sostituire alla delega alla cultura la De Majo. La nomination che per ora ha le maggiori chance di farcela è quella di Elena Coccia, rappresentante della galassia “Sinistra in Comune”, proveniente dal pianeta Rifondazione Comunista.

Ma in realtà, la scelta per la poltrona lasciata scoperta dalla De Majo ha scatenato una vera e propria caccia anche da parte di chi si sta muovendo nella boscaglia senza farsi sentire. E dirà molto, non solo per questa fine consiliatura, ama nche per la partita elettorale e le nuove alleanze che vanno formandosi.

Le cose, come capita spesso in politica, s’intrecciano. E il ragionamento è presto detto per fare la puntata vincente sul successore della rappresentante di Insurgencia.

De Magistris, nelle ultime esternazioni, non si è mostrato più così arroccato sulla scelta di Alessandra Clemente come candidata sindaco del suo mondo arancione. Quando gli si è fatto presente il nome di Roberto Fico, infatti, non ha detto di no. Anzi: ha dichiarato: “Se il nome del Pd, dei 5 Stelle e di Leu è davvero quello di Roberto, sediamoci e discutiamone”.

E quindi: il nome del successore della De Majo potrà dire molto se a queste parole stanno seguendo dei fatti.

Se, per il post-De Majo, si andrà a pescare nel mondo finora più vicino all’amministrazione arancione (trattandosi della delega alla cultura, i bookmakers tengono d’occhio soprattutto il mondo associazionistico e artistico cresciuto in questi anni alla Sanità) vorrà dire che i primi approcci di De Magistris per guardare “oltre” sono falliti. E a Palazzo San Giacomo prenderà posto un nome che, in prospettiva elettorale, potrà tornare utile a Alessandra Clemente, a quel punto confermata nelal corsa a sindaco.

Se invece, al contario, si stanno segnando i primi riavvicinamenti col centrosinistra napoletano che vorrebbe ricalcare la formula del Conte 2, al posto della De Majo ci sarà un nome (molto probabilmente ancora di una donna) che non dispiacerà nemmeno ai democratici di Marco Sarracino.

NOn sfugge a nessuno che la delega alla cultura e allo spettacolo è una di quelle che conta in termini elettorali a Napoli. In questo momento, dopo un anno di pandemia che ha martoriato quel mondo, più che mai. Non è solo una questione di immagine. Si capisce, quindi, perchè la caccia ad accaparrarsela, oltre che partita, sia anche ricca.