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Napoli – Tra le tre persone finite in carcere nell’inchiesta “Scacco matto” sulla pedopornografia, c’è anche un esponente delle forze dell’ordine. I tre arresti sono avvenuti a Napoli (due) e Pisa perché gli indagati sono stati sorpresi in flagranza di reato perché trovati in possesso di migliaia di file pedopornografici di rilevante gravità. Si tratta di un carabiniere in servizio nel capoluogo campano a cui la Procura di Catania contesta anche il peculato: secondo l’accusa avrebbe utilizzato utenze della pubblica amministrazione per connettersi online per commettere attività illegali. Le accuse nei confronti di tutti gli indagati, venti in tolta,e sono di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e all’istigazione a pratiche di pedofilia.