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Napoli – La commissione Welfare, presieduta da Maria Caniglia, ha oggi incontrato le assessore ai Diritti di cittadinanza ed alla Coesione sociale, Laura Marmorale, e al Welfare, Roberta Gaeta; si è concluso così, con i chiarimenti alle domande delle consigliere e dei consiglieri, l’esame della terza annualità del Piano sociale di Zona 2016/2018 che, in centottanta schede in via di approvazione,  prefigurano la programmazione degli oltre tre milioni di euro del Fondo nazionale politiche sociali.

Le assessore Marmorale e Gaeta hanno risposto nel merito alle domande formulate dalla presidente della commissione, dalla consigliera Alessia Quaglietta (PD) e dai consiglieri Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) e Luigi Zimbaldi (Ce simme sfasteriati) tese ad approfondire alcuni aspetti della programmazione che, nelle sue linee generali, era stata già esposta e che, secondo gli indirizzi ministeriali, destina il 40% delle risorse ad attività per l’infanzia e l’adolescenza ed il restante 60% alla continuità per i servizi in scadenza, già attivi. Con l’assessora Marmorale sono state in particolare approfondite le misure di contrasto alla dispersione scolastica e di trasporto dei bambini rom, i progetti per i senza fissa dimora e il servizio “Piano Freddo”. L’assessora Gaeta ha invece spiegato alcuni aspetti finanziari connessi all’accoglienza residenziale per le donne e i minori vittime di violenza.

Sui servizi previsti per i bambini Rom, ha spiegato l’assessora Marmorale, si è deciso di mantenere le risorse già inserite nelle precedenti annualità del PSZ: eventuali diverse modulazioni tra i servizi saranno previste all’esito di un censimento dei minori Rom da integrare nella scuola. Attualmente, vengono garantiti il trasporto scolastico e i processi di integrazione nella scuola che sono a cura delle aziende del privato sociale e del terzo settore che si aggiudicano annualmente il servizio che è articolato, ovviamente, su base territoriale. I servizi, si auspica, per il prossimo anno partiranno insieme all’anno scolastico, e ciò per favorire i processi di integrazione che, comunque, danno buoni risultati. Nella tabella dei servizi, compare un “Progetto Extrapulita”, dal nome che l’iniziativa ha assunto a Milano, per poi estendersi anche in altre città del Nord, dove persone in particolare disagio, dai migranti ai senza fissa dimora, vengono formati e coinvolti in servizi per la comunità: qui, si sta ragionando sulla possibilità di inserire i senza fissa dimora che sono in condizione di farlo, in percorsi formativi e di inserimento lavorativo: un percorso che necessariamente deve vedere il protagonismo di soggetti privati e Fondazioni del quale il Comune, che può compartecipare ai costi in piccola parte, può essere promotore, anche grazie all’approfondita conoscenza del fenomeno. Sul “Piano Freddo”, infine, viene prevista la possibilità di mantenere aperte, in caso di emergenza freddo, almeno due stazioni metro: non potendo l’Azienda di Mobilità, per le condizioni finanziarie che vive, far fronte ai costi per pulizie e custodia, questi saranno sostenuti dal Comune.

Sul tema dell’accoglienza residenziale per le vittime di violenza, l’assessora Gaeta ha ricordato che, per la prima volta, nel 2014, l’accoglienza residenziale per le donne vittime di violenza è stata inserita nel PSZ e che il modello di funzionamento del servizio è molto simile a quello previsto per i minori. Il finanziamento dedicato all’accoglienza residenziale di anziani e donne potrebbe aumentare perché, contestualmente, c’è stata una diminuzione del fabbisogno nell’accoglienza residenziale dei minori, dovuto al calo del numero dei minori migranti non accompagnati: la Giunta sta predisponendo per questo una variazione al bilancio comunale per integrare i finanziamenti necessari.