- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Oggi abbiamo fatto il punto sulle prime giornate della metodologia messa in atto per il controllo del territorio e sulle iniziative che abbiamo chiamato Alto Impatto. Ci sono elementi di soddisfazione e intendiamo proseguire in maniera sistematica, non solo su Caivano, perché ci sono altri contesti territoriali con criticità sia nell’area metropolitana che nel capoluogo. Andremo avanti”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dopo il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza sulla criminalità minorile che si è tenuto a Napoli.
Non credo – ha aggiunto il ministro – che quelli messi in campo siano servizi sproporzionati rispetto ai risultati come ha detto qualcuno. Lo Stato a Caivano c’è e poi abbiamo ottenuto risultati tangibili in termini di ripresa del territorio. Avanti ora con il recupero dell’occupazione abusiva di immobili per recuperare gradualmente anche in quei territori il criterio di legalità”.

Si è parlato anche delle risposte da dare alla criminalità a Napoli nel corso del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è tenuto oggi in Prefettura nel capoluogo partenopeo.
Il sindaco – ha riferito il ministro Piantedosi – ha contribuito rispetto al fatto di mantenere alta l’attenzione anche sul territorio del capoluogo. Abbiamo fatto una riflessione sulle aree cittadine e, al pari dell’intervento fatto giorni fa ai Quartieri Spagnoli che ci ha portato ad arrestare persone ricercate e colte in flagranza di reato, armi, soldi e impianti di videosorveglianza, il sindaco ci ha segnalato la possibilità di estendere questa attenzione anche ad altri contesti cittadini, e quindi ci sarà una pianificazione provinciale. In più cercheremo di dare soddisfazione a un’altra invocazione del comitato di una presenza costante del controllo del territorio attraverso i sistemi ordinari, quindi una presenza rafforzata in alcuni contesti cittadini che verranno individuati. Stiamo ragionando – ha concluso Piantedosi – se dovessimo riuscire ad avere il ripristino delle dotazioni delle risorse dei militari del progetto Strade Sicure”.

La mamma di Giogiò, il giovane musicista ucciso a Napoli da un minorenne, ha incontrato oggi, a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con il capo della Polizia, Vittorio Pisani ed il questore di Napoli, Maurizio Agricola.
A loro, spiega Donatella Di Maggio, interpellata dall’ANSA, ha portato la pressante richiesta di procedere a una modifica normativa con la quale si preveda il processo per direttissima e l’ergastolo per i minori che uccidono. L’obiettivo è anche quello di arrivare al 31 bis (in riferimento al giorno dell’uccisione di Giovanbattista Cutolo) per eliminare tutti i benefici di legge. Nei progetti c’è quello di organizzare “una grande manifestazione a Roma”, una sorta di evento “storico” come è stato il funerale del ragazzo, con la partecipazione di tante persone e sollecitare alle istituzioni centrali una riforma normativa. “Ho portato anche i report di esperti che dimostrano – aggiunge la Di Maggio – che i giovani di oggi non sono quelli del 1988 quando è stata partorita la legge sui minori. Una legge che ha consentito a un balordo di uccidere un giovane con un crimine contro l’umanità. Con questa legge è come se lo Stato avesse ucciso mio figlio consentendo l’impunità di questo assassino”.
Lunedì prossimo la mamma di Giogiò, che ha già visto la premier Meloni e i ministri Nordio e Salvini, incontrerà, annuncia, il vice presidente del Csm, Fabio Pinelli.

Nessuna anticipazione dal ministro dell’Interno Piantedosi sugli sviluppi dell’inchiesta sulla violenza di gruppo consumata a Caivano nei giorni scorsi. “Le indagini sono riservate” taglia corto. Dal ministro, invece, arriva una interpretazione sul cosiddetto decreto Caivano: “Non credo ci sia una visione carcerocentrica, bisogna cominciare a responsabilizzare il minore e prenderlo in carico, intercettarlo prima che delinqua”.
Al ministro viene chiesto se si procederà con tolleranza zero sull’occupazione abusiva degli immobili: “Tolleranza zero su alloggi occupati” – la risposta di Piantedosi che tuttavia fa un distinguo. “Ci sono irregolarità e illegalità, il tema è complesso, dove sia linea di confine tra irregolarità che non saranno tollerate e quelle per le quali avere un occhio di riguardo vedremo. Troveremo una via di mezzo da seguire. Quello che posso confermare è una presenza costante e il controllo del territorio con una presenza rafforzata in contesti cittadini che andranno individuati”.
Nulla è fatto – ha concluso Piantedosi – per esigenze temporali o contingenti o per soddisfare esigenze temporanee. Le risorse che stiamo dando saranno se possibile crescenti man mano che porteremo avanti il piano di potenziamento complessivo degli organici di polizia. Ci diamo appuntamento qui tra un paio di mesi – ha concluso – e vedremo se saranno state passerelle o viceversa azioni frutto di una metodologia rinnovata che porteremo avanti in modo sistematico”.

Leggi anche

Blitz a Caivano, sequestrate droga e armi (VIDEO)