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“Sono già passati 8 anni? A me sembra un’eternità. Non sono mai stata brava con le parole, penso sia l’unica cosa che non ho preso da te. Il 4 gennaio 2015 è stato il giorno in cui ho perso il mio punto di riferimento, l’uomo della mia vita. Ti cerco ancora anche se non ti vedo e non penso che smetterò mai”. Così Sara Daniele, una delle figlie di Pino Daniele, ricorda su Instagram l’artista scomparso otto anni fa. Ma in tanti a Napoli hanno reso omaggio al cantautore ritrovandosi allo storico Gran Cafè Gambrinus che come ormai tradizione offre solo per questa giornata gratuitamente il ‘Pinuccio’, il dolce ‘nero a metà’ creato per ricordare Daniele. La creazione prende spunto da una ricetta originale del locale: a forma di cono, ha come base una sfogliatella riccia con cioccolato bianco, panna, ricotta, pan di spagna e una copertura di cioccolato scuro. Per le strade di Napoli, invase dai turisti, il ricordo dell’artista è più vivo che mai. In questi giorni infatti organizzati anche tour guidati nei luoghi di Pino Daniele con sottofondo di chitarra e canzoni: da piazza Plebiscito, ai vicoli con il suo murales, da Santa Maria la Nova, il primo palcoscenico, a Largo Ecce Homo dove è esposta la sua chitarra (Organizzazione Grandenapoli.it e Vivere Napoli). Le celebrazioni a Napoli per ricordare la scomparsa del cantautore erano iniziate già il 29 dicembre 2002, inserite nel programma del capodanno napoletano con l’evento tributo organizzato dalla Fondazione presieduta dal figlio Alessandro, un grande raduno nella Galleria Umberto che ha coinvolto giovani talenti musicali. E continueranno anche il 7 gennaio al Common Ground di Agnano, dove è in programma un concertone gratuito con la band Mascalzoni Latini e Greg Rega.