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Quella notte voleva festeggiare con il cuginetto: ma invece si è trovato disteso sul letto di un ospedale con un piede fratturato da un proiettile. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Giovanni a Teduccio, diretti da Maria Pia Rossi, hanno eseguito  hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, con provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, a carico di Luigi Gitano, 31 anni, napoletano, già detenuto a Poggioreale, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi e munizionamento, spari in luogo pubblico, tentato omicidio e ricettazione, reati commessi in concorso con altri e pertanto aggravati dal vincolo associativo.

Nella giornata del 31 dicembre. il  minore  C.S., 12enne, fu ferito, per fortuna in modo lieve, mentre era affacciato al balcone dell’abitazione di alcuni parenti, in via Sorrento, in attesa dei festeggiamenti di fine anno. Sulla strada furono rinvenuti 25  bossoli e la risposta della polizia di Stato fu immediata. Gli agenti della volante, profondi conoscitori del  territorio, decisero di effettuare perquisizioni nelle abitazione di coloro  noti alle forze dell’ordine per la loro appartenenza o vicinanza a consorterie camorristiche della zona. La giusta intuizione investigativa li condusse nell’abitazione del Gitano, sorvegliato speciale di Ps. e lo trovarono sotto la doccia, circostanza che insospettì non poco gli agenti, vista l’ora prossima alla mezzanotte di fine anno. Durante la perquisizione trovarono, munizionamenti per armi da guerra e per  armi  comuni da sparo, compreso un silenziatore e,  sul pavimento degli indumenti che aveva indossato fino a poco prima che furono sottoposti alla prova dello stube. Inoltre lo stesso aveva un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, collegato con un televisore nella sua camera da letto, che gli consentiva di visionare interamente l’esterno dell’abitazione. Infine, c’era una finestra  aperta, con uno sgabello vicino sul quale erano evidenti le impronte di scarpe di qualcuno che si era allontanato  prima che gli agenti entrassero. Questo fece maturare il convincimento che il Gitano potesse essere ricondotto al tragico evento del ferimento del minore. In quella circostanza fu arrestato e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale,  per violazione della sorveglianza speciale e per la detenzione di munizionamento da guerra. I poliziotti del Commissariato San Giovanni, coordinati dalla Dda, intensificarono fortemente le attività info investigative, supportate anche da accertamenti di natura tecnica svolte dalla polizia scientifica, tese  alla individuazione degli elementi di colpevolezza nei confronti del Gitano in relazione al ferimento del bambino. L’indagine è culminata con l’emissione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare  in carcere, emessa il 24 maggio 2018,  dal GIP presso il Tribunale di Napoli, a carico di Gitano Luigi per i reati di associazione a delinquere  di stampo camorristico, connessi al tentato omicidio  aggravato dal concorso con altri  ed alla detenzione di munizionamento illegale.