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Napoli – Gli studiosi l’hanno definita la Venezia della preistoria. E’ un percorso antico che vanta 3500 anni.

Inaugurato alla presenza delle istituzioni cittadine e metropolitane come segno di grande rivalorizzazione dei luoghi sommersi, proprio come a Poggiomarino era il Parco Archeologico sorto sull’area del villaggio peri-fluviale di Longola.

«La Città Metropolitana – ha dichiarato la consigliera delegata ai Siti Unesco della Città Metropolitana di Napoli Elena Cocciache nel corso dell’inaugurazione ha anche presentato un volume sul tema – ha già inserito il Parco di Longola negli itinerari che ha sviluppato a partire dai siti Unesco, e lo ha già presentato lo scorso settembre a Siena, al Wtu, il Salone mondiale dell’Unesco, dove Longola ha riscosso un notevolissimo successo ed è stata assoluta protagonista».

Due capanne ricostruite secondo la conformazione preistorica del sito e tante altre strutture per trasformare il parco in una occasione per immergersi nella storia sempre al passo coi tempi.

Apprezzamento anche dal direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna: «La scoperta e lo studio del sito di Longola hanno infatti arricchito il quadro delle conoscenze per la Campania protostorica colmando un’importante lacuna riguardante il popolamento della valle del Sarno finora documentata per lo più da contesti funerari. Si tratta di un giacimento archeologico fondamentale per la ricostruzione delle dinamiche insediative nelle fasi che hanno preceduto la nascita di Pompei».