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Napoli – È in programma per giovedì 8 settembre, alle ore 14, la visita nel carcere di Poggioreale di una delegazione di parlamentari e consiglieri regionali, candidati alle politiche nazionali 2022, che sarà accompagnata dal Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, Samuele Ciambriello.
«Ho fatto un invito ai partiti e ai candidati ad occuparsi del carcere e a visitare gli istituti di pena per un deciso cambio di rotta e per ottenere risposte aderenti ai principi dettati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni europee. Alcuni di loro hanno risposto, accogliendo il mio invito». Il prossimo giovedì, dopo pranzo, alle ore 15:30, all’uscita dalla Casa circondariale di Poggioreale, i candidati prenderanno parte ad un presidio fuori dall’Istituto e qui avrà luogo una conferenza stampa. Continua il Garante campano: «Le problematiche dei detenuti, degli agenti di polizia penitenziaria, la mancanza di figure sociali e di professionisti nelle carceri, l’assenza di programmi concreti di inclusione sociale, l’inesistenza di adeguate strutture di accoglienza per detenuti con doppia diagnosi di tossicodipendenza e disturbi psichici e per i detenuti senza fissa dimora, sono questioni non più rinviabili.
Le istituzioni, a vari livelli, devono impegnarsi per un cambiamento, che deve poggiare le fondamenta su temi quali la sanità, la formazione, l’istruzione. Il tema della privazione della libertà intramuraria è assente nell’agenda politica, ma è evidente che il Governo deve pensare ad un provvedimento di ristoro per i detenuti». Oggetto dell’incontro di giovedì sarà la questione più dibattuta negli ultimi anni: il carcere tra indifferenza e diritti, focalizzando l’attenzione soprattutto sul problema delle strutture penitenziarie con carenza di personale di polizia penitenziaria, educatori, psicologi e psichiatri, nonché del sovraffollamento.
Conclude Ciambriello: «Nelle carceri ci sono ancora troppe vittime e nessun segnale di speranza. Allora, chiedo che a questa iniziativa fuori Poggioreale presenzino le associazioni di volontariato, gli operatori del terzo settore, l’avvocatura, i volontari del mondo cattolico e i familiari dei ristretti.
Ritengo fondamentale la loro presenza per accendere i riflettori sul carcere: chi ha sbagliato è giusto che paghi, ma non al prezzo della vita, chi è detenuto ha diritto alla salute e a ricevere cure sanitarie; il carcere non deve restare separato dal mondo esterno e merita di essere salvato da una spinta riformatrice che non conosce limiti e barriere».