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Napoli – Sull’ecatombe del Partito democratico si abbatte l’affondo dell’ex. Nino Simeone, dirigente dem fino al 2015 e oggi consigliere comunale di maggioranza a Napoli, non fa sconti a quelli che sono stati i suoi compagni di avventura: «Il flop elettorale del 4 marzo era assolutamente prevedibile. Il Pd ha pagato a carissimo prezzo l’arroganza dimostrata in questi anni e, soprattutto, il distacco che è stato in grado di creare rispetto alla base e agli elettori. Il tracollo della sinistra napoletana è colpa di tutti. Nessuno escluso».

Il consigliere Simeone, attuale presidente della commissione Mobilità e Infrastrutture, è un fiume in piena. L’ex componente della commissione di garanzia del Pd può del resto permettersi di parlare con consistente cognizione di causa: «Il partito – ragiona – ha tradito una delle peculiarità storiche della Sinistra, vale a dire la capacità di instaurare un rapporto radicato con il territorio. Basta vedere che fine hanno fatto oggi le sezioni, un tempo numerosissime a Napoli città e adesso pressoché scomparse. Non c’è più traccia della cosiddetta “rete”».

Simeone non se la sente però di gettare la croce addosso ad Assunta Tartaglione, che stamattina ha rassegnato le proprie dimissioni da segretario regionale del Pd: «Lei avrà anche avuto le proprie responsabilità, ma era solo una parte del problema. Il nodo della questione risiede proprio nella forma mentis. Di questo passo il Pd è destinato a sparire». Quanto al clamoroso successo dei 5 Stelle a Napoli: «Era prevedibile in ogni suo aspetto e dimensione. Il tracollo della Sinistra napoletana è la naturale conseguenza di quello che è accaduto negli ultimi anni sui nostri territori, nelle sedi istituzionali e nelle sedi dei partiti. Lasciai il Partito democratico, insieme ad altri dirigenti locali, perché contestavamo alla gestione Renzi l’arroccamento su posizioni troppo lontane dalle realtà territoriali e dopo quasi tre anni nulla è cambiato». L’ultima riflessione è infine dedicata all’ipotesi di un cambio di assetto nella maggioranza in consiglio comunale dopo il flop elettorale di Liberi e Uguali e Potere al Popolo: «Tutto può succedere – conclude Simeone – ma tutto dipende al momento dalla volontà dell’Amministrazione. Per quanto riguarda noi come gruppo Agorà continueremo a sostenere l’azione del sindaco, ma se qualcuno dell’“entourage” pensa di poter fare il bello e il cattivo tempo tanto vale tornare subito al voto e aprire dei nuovi ragionamenti».