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Napoli – Si è tenuta questa mattina nei Saloni del Circolo Nautico Posillipo, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Aiutiamoli a casa loro”, con l’obiettivo di rendere nota l’attività in Africa dell’Associazione Sorridi KONOU KONOU Africa Onlus, in vista della 24°  missione in programma a partire dal 30 ottobre in Benin. Alla conferenza stampa hanno preso parte il Presidente del Circolo Vincenzo Semeraro, il Prof. Enrico Di Salvo, Presidente della Onlus, il Dr. Vincenzo “Vezio” Tammaro, Chirurgo generale all’AOU Federico II, Consigliere Direttivo della Onlus e Coordinatore parte medica missione N. 24; il Prof. Giuseppe Servillo, Ordinario di Anestesia e Direttore DAI Nefrologia, Urologia, Chirurgia generale e trapianti di rene e anestesia e rianimazione AOU Federico II; la Prof. ssa Bianca Gasparrini, Consigliere direttivo della Onlus e responsabile parte sociale missione N. 24; Nunzia Marciano, giornalista e moderatrice della conferenza; S.lla Annamaria Cervo – Delegata obiettivo strategico IV Comitato Croce Rossa Italiana Napoli; il Dr. Giuseppe Gambardella, Console della Repubblica del Benin a Napoli.

“Aiutiamoli a casa loro” è uno slogan spesso usato in un’accezione negativa che diventa, invece, il cuore e lo slancio per le missioni umanitarie in Africa e che motiva i volontari dell’associazione Sorridi KONOU KONOU Africa Onlus da anni impegnati ad aiutare le popolazioni africane dando un contributo reale attraverso la costruzione di strutture educative, sanitarie e imprenditoriali e, soprattutto, attraverso l’operato di medici chirurghi volontari di Napoli.

Per il Professor Di Salvo, quello in Africa è “un impegno in crescita, dopo anni dalla fondazione dell’Associazione Sorridi KONOU KONOU Africa Onlus per portare un aiuto concreto in Africa, attraverso soprattutto la formazione in loco”. “Aiutiamoli a casa loro”, come leitimotif di un impegno concreto. La 24esima missione in Benin parte proprio da questi presupposti: nel corso della conferenza stampa di presentazione al Circolo Posillipo, i relatori hanno parlato di quanto fattivamente si fa in Africa, attraverso le donazioni di enti pubblici e privati. Per il Console Gambardella, è ancora assurdo che in Africa si possa vivere così: “Noi siamo fieri di sostenere questa missione anche se non ci compete. Grazie anche alla Croce rossa italiana perché è importante che tutto questo si faccia col cuore e non per facciata”. Gratitudine nei confronti dell’associazione è stata espressa dal Professor Servillo: Siamo tutti un po’ grati al Professore Di Salvo, ed è importante la Formazione che riusciamo a fare lì per gli anestesisti”. Per S.lla Cervo: “Le infermiere volontarie e i volontari, procedono all’accoglienza che rispetta la cultura, ad esempio le donne musulmane possono essere toccate sole dalle donne. Un problema annoso”, ha detto ancora, “è quello di cosa pensano di trovare gli immigrati dopo i viaggi della speranza: questo è il vero inganno che induce ad emigrare e arrivare qui. Per questo è importante creare un’economia stabile lì in loco, soprattutto per le donne”. Al Dottor Tammaro il compito di parlare della parte medica delle missioni: “In Africa entriamo nella parte francese dove tutta la sanità è a pagamento. E i poveri muoiono per questo. Noi seguiamo due ospedali in Benin tenuti uno da padri Camilliani e una da una Suora francescana. L’apporto che danno i colleghi dell’anestesia è fondamentale soprattutto per lasciare quello che noi cerchiamo di insegnare. Lì la chirurgia è completamente diversa e ogni volta si ha la sensazione dell’enorme fortuna nell’essere nati con la pelle bianca in questa parte di Mondo”. Per la Dr.ssa Gasparrini, infine, “le missioni si svolgono anche in ambito sociale con diverse manifestazioni, ad esempio la mensa in una scuola e una biblioteca braille in Africa, dove la disabilità è emarginazione sociale e dove i malati mentali che vengono incatenati. Tra i progetti, portiamo avanti soprattutto quelli di imprenditoria per l’allevamento in loco, seguendo il vecchio detto “Non dategli pesci ma insegnate a pescare”.

LA MISSIONE N. 24 – Numerosi i progetti in programma durante la missione N. 24, in particolare il progetto TraWo che ha l’obiettivo di aiutare le donne delle comunità rurali a migliorare le tecniche di produzione animale per specie a ciclo breve come conigli, polli e piccoli ruminanti e, quindi, aumentare la loro capacità produttiva. In particolare, i corsi di formazione sono stati finalizzati a rendere le donne edotte sulle tecniche innovative d’allevamento, per aumentare la produttività, il consumo di proteine, proteggendo al contempo i bambini dal contatto diretto con le deiezioni animali. I beneficiari del progetto sono state 90 donne che hanno usufruito dei corsi di formazione sui sistemi di allevamento animale, tenuti dagli esperti zoonomi della Nevsad. Dal 30 ottobre all’11 novembre, in Benin sarà portata avanti l’attività sociale finalizzata a promuovere lo sviluppo del Paese attraverso la creazione di scuole e impiantando attività produttive e avviando allevamenti animali, oltre alla formazione appunto delle donne. In Benin, inoltre ci sarà il sopralluogo a Paraku per verificare i progressi della scuola per bambini poveri supervisionato dall’Associazione e finanziato con una donazione della Fondazione Grimaldi. Inoltre avrà luogo l’inaugurazione del centro di maternità di Akassato rinnovato grazie ad una raccolta fondi tra varie ONLUS coordinata dal Consolato del Benin di Napoli. Dall’11 al 24 novembre, inoltre, la missione prevede interventi gli chirurgici di chirurgia generale e specialista nell’Ospedale La Croix di Zinvie e nel Centro Gbmontin di Zagnanado in Benin. Infine, dal 24 novembre al 2 dicembre, la missione si sposterà in Togo presso l’Ospedale Saint Jean de Dieu di Afagnagn per interventi di chirurgia generale, specialistica e ricostruttiva ai pazienti della struttura.