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Una Vigilia di Natale particolare, in un paesino isolato a causa di una valanga, dove una piacevole vacanza diventa un’avventura pericolosa per un gruppo di persone che si trova in un lussuoso albergo nella Valle del Vanoi. E’ l’ambientazione di ‘Black Out’, la serie in quattro puntate (con otto episodi da cinquanta minuti) che andrà in onda lunedì 23 gennaio 2023 in prima serata su Rai Uno.
Protagonista della fiction, avvincente e ricca di colpi di scena, è Alessandro Preziosi con Marco Rossetti e Aurora Ruffino. Nel cast anche la tedesca Rike Schmid, il francese Mickaël Lumière, e i giovani Federico Russo, Riccardo Maria Manera e Juju Di Domenico

‘Black Out’ è stata girata nel Trentino, quasi interamente nelle Valli di Primiero e Vanoi, con qualche settimana tra Roma e Napoli. Le riprese sono terminate lo scorso giugno per la durata di circa 12 settimane. I paesaggi imbiancati di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi sono stati lo scenario ideale dove ambientare la storia diretta da Riccardo Donna e scritta da Valerio D’Annunzio, Michelangelo La Neve, Peppe Millanta, Michela Stranier e Andrea Valagussa.

Il progetto è prodotto da Luca Barbareschi con Rai Fiction: “E’ una serie intensa ed emozionante, un prodotto assolutamente nuovo per la tv generalista che sono certo avvicinerà alla serie tanti ragazzi – dichiara il produttore – anche per la presenza di giovani attori molto trascinanti nelle loro avventure. Abbiamo girato in grande formato 6 K, utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali, – conclude – con una troupe di più di cento persone, ottanta attori e tante figurazioni scelte sul luogo, grazie anche al fondamentale rapporto con il territorio e gli enti locali. Sarà una serie avvincente che speriamo appassionerà tutti!”. 

Sempre a gennaio, ma mercoledì 4, Netflix trasmetterà ‘La vita bugiarda degli adulti‘ dal romanzo della scrittrice Elena Ferrante dove Preziosi interpreta il padre della protagonista: “È interessante il tema trattato dal romanzo: quello della borghesia napoletana che per opportunismo cerca la scalata sociale, anche a costo di sacrificare i figli. Credo che il luogo dove la lingua si tinge di più accenti sia proprio la borghesia napoletana – spiega l’attore napoletano sulle colonne del Corrmezz -. Napoli è una città feroce, capace di grande tenerezza e grande durezza… direi mozartiana”.