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Sono 18 immobili confiscati alla camorra, e il Comune di Napoli intende affidarli ad enti o associazioni in forma gratuita, per finalità sociali. Ognuno rimanda ad una storia criminale, rievoca i segni di una faida. Ma scandisce anche l’ora del riscatto, con la reazione dello Stato, fino all’atto di sottrarli ai clan.

Sono dislocati in tutta la città. Dal centro storico alle periferie, dal rione Vasto a Secondigliano, dalla Sanità a Scampia. Passando per Posillipo e Soccavo. Rientrano nel patrimonio indisponibile del Comune, trasferiti dall’Agenzia nazionale beni confiscati. L’amministrazione, in conformità al Codice Antimafia, ne deve promuovere la valorizzazione ed il riutilizzo. L’obiettivo della legge è farne strumento di rafforzamento della cultura della legalità, della giustizia sociale e della solidarietà. Ma anche sostenere l’inserimento sociale e lavorativo. Ai sensi delle Linee Guida del Comune di Napoli, per ciascun immobile l’assessore con delega ai beni confiscati ha proposto le aree d’intervento. In corso è l’istruttoria pubblica, finalizzata ad individuare i concessionari.

I 18 IMMOBILI DA DARE IN CONCESSIONE:

  • via Enrico Cosenz 26 (Mercato), area d’intervento: inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili;
  • via Giuseppe Buonomo 24 (Stella), inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili;
  • via Fontanelle 108 (Stella), inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili;
  • via Colonnello Gabriele Pepe 37 (Vicaria), laboratori educativi e formativi per minori a rischio;
  • via Piazzolla al Trivio 18 (Vicaria), attività a supporto di minori affetti da disagio mentale;
  • piazza Libertà 7 (Scampia), inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili
    corso Secondigliano 138 (Secondigliano), inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili;
  • via Milano 85 (San Lorenzo), tutela della legalità-attività di supporto a operatori economici e persone vittime di racket e di usura;
  • largo proprio d’Avellino al Duomo 4 (San Lorenzo), inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili;
  • via Regina Margherita 107 (Miano), inclusione sociale e tutela delle persone vulnerabili affette da disagio mentale;
  • via Ben Hur 62/64 (Soccavo), laboratori formativi per persone vulnerabili;
  • via Cupa dell’Arco 11 (Secondigliano), inclusione sociale e tutela delle fasce vulnerabili;
  • via Oronzio Costa 5 (San Lorenzo), attività di ascolto, accoglienza e sostegno rivolte a famiglie e minori che versano in condizioni di fragilità;
  • via Giudecca Vecchia 29 (San Lorenzo), sociale, hub interculturale multidisciplinare finalizzato all’integrazione sociale dei giovani di diversa nazionalità;
  • via Vittorio Emanuele III 13 (Secondigliano), centro per l’integrazione sociale nel territorio e nella comunità locale di persone immigrate regolari e giovani anche con profili di vulnerabilità e fragilità attraverso processi informativi e formativi per l’acquisizione di competenze necessarie per l’avviamento al lavoro;
  • via Roma verso Scampia 33 (Scampia), laboratori formativi per persone fragili;
  • via Petrarca 50 porzione complesso immobiliare “La Gloriette” (Posillipo), Attività/Servizi relativi alla disabilità ed alla legalità;
  • via Pavia 129 (Vicaria), attività di sensibilizzazione sui temi della democrazia e della legalità al fine di rafforzare la coscienza civile delle nuove generazioni.