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Napoli – Da oggi dovrebbe partire la rinascita di Bagnoli. Dopo due anni di tira e molla, incontri e scontri istituzionali, stamattina a Palazzo Chigi si è tenuto il primo tavolo tecnico  presieduto dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Alla cabina di regia, cioè un organo interistituzionale che governerà la rinascita di Bagnoli, erano presenti anche  il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova.

Nella Sala Verde erano presenti anche il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno e il presidente della regione Vincenzo De Luca, da sempre fautore di quest’intesa, osteggiata, invece, fino a poco tempo fa da de Magistris.

“Quello di oggi è un passo molto importante per un progetto davvero strategico come quello della bonifica e rigenerazione di Bagnoli. Ho ritenuto giusto che a suggellare questa tappa fosse una riunione simbolica a Palazzo Chigi”. Con queste parole il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dato il via ai lavori. “Siamo di fronte ad una grande operazione di rigenerazione urbana – ha proseguito il premier – davvero impressionante per le dimensioni dell’area, che mira a tutelare innanzitutto la salute dei cittadini con il recupero ambientale. Il governo continuerà ad assumersi le proprie responsabilità, come ha già fatto negli ultimi anni. Siamo arrivati a questo punto grazie al lavoro che è stato fatto in questa cabina di regia e l’attuazione del progetto molto dipenderà proprio dall’intesa che continuerà ad esserci tra le istituzioni. La competitività e vivibilità delle nostre aree urbane dipende anche dalla realizzazione di grandi progetti come questo”.

“Finalmente oggi parte la rinascita di Bagnoli. Tutte le istituzioni convergono in questo percorso che nel giro di pochi anni porterà i cittadini a riappropriarsi di una delle aree più belle del mondo”. Queste sono state le parole del ministro Claudio De Vincenti alla fine della riunione.  “E’ un passaggio importantissimo che valutiamo molto positivamente – ha spiegato il ministro – c’è un clima di piena collaborazione tra le parti. Le attività di bonifica sono già partite, adesso si tratta di potenziarle e di passare alla rigenerazione urbana, alla rinascita di quest’area”.

Per quanto riguarda invece le tempistiche De Vincenti ha assicurato che “le bonifiche, già cominciate, si completeranno nel giro di due o tre anni, anche perché la zona ha bisogno di un processo di bonifica molto complesso, con la rimozione integrale della colmata. La rigenerazione urbana parte in parallelo, ma è comunque questione di pochi anni”.