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Napoli – Promozione del patrimonio culturale e valorizzazione del centro storico di Napoli sito Unesco. La missione dell’Osservatorio, ha spiegato Gabriele Di Napoli, parte da lontano, dal 2014, e vede al centro della propria attività le scuole di primo e secondo grado della città capoluogo e di altri Comuni dell’area metropolitana. Partite con una decina di scuole, le programmazioni dell’Osservatorio si sono via via estese ai Comuni dell’area metropolitana sia della fascia costiera che di quella interna, a seguito del protocollo d’intesa con la Città Metropolitana firmato nel 2015, arrivando a coinvolgere oltre 40 istituti.

Un tema diverso ogni anno, quello assegnato ai ragazzi nell’ambito del progetto pilota “Cittadini del sito Unesco”, che ha registrato l’adesione di centinaia di studenti, al lavoro sui temi della valorizzazione culturale e territoriale; molti anche gli scambi culturali grazie alla collaborazione di Eav, che ha offerto la disponibilità dei propri mezzi per gli spostamenti delle scolaresche. Al centro dell’ultima edizione 2019/2020 il tema dei cambiamenti climatici, con un lavoro delle scuole che, a causa della pandemia, non ha vissuto il momento conclusivo della presentazione e della premiazione al Maschio Angioino, con la partecipazione del Sindaco e dell’assessora all’Istruzione. Lo stesso tema, comunque, è stato riproposto anche per l’edizione 2021-2022.

L’impegno dell’Osservatorio, ha continuato Di Napoli, ha riguardato anche la formazione dei docenti sulle tematiche del patrimonio Unesco; l’attività, sempre con le scuole e in collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole e la Regione Campania, per la conoscenza del patrimonio della dieta mediterranea; il progetto triennale, fino al 2023, in collaborazione con l’associazione “Bambini senza sbarre”, dedicato ai figli di genitori detenuti, che coinvolge venti scuole di Comuni diversi, molte delle quali si trovano in territori ad altissimo tasso di evasione scolastica.

L’assessora all’Istruzione, Annamaria Palmieri, ha rilevato come l’Osservatorio, negli anni, abbia saputo estendere il proprio campo d’azione, una scelta che rappresenta una ricchezza, come accaduto con il progetto per la diffusione della dieta mediterranea, e che costruisce una trasversalità, incrociando analoghe iniziative promosse dalle scuole. Quanto alle azioni di rete, attivate dai protocolli d’intesa tra Comuni dell’area metropolitana, si tratta di iniziative interessanti che vanno portate avanti.