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Napoli – Fanalino di coda. Napoli conquista (si fa per dire) la 107esima posizione della classifica sulla qualità della vita de Il Sole 24 Ore. Tra le top 3, invece, c’è Belluno, Aosta e Sondrio. Ricchezza, lavoro, consumi ambiente, cultura: sono questi gli indicatori che determinano il grado di vivibilità delle province italiane da oltre 25 anni. Da quest’anno vengono presi in esame parametri nuovi come acquisti online, gap retributivo di genere, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio degli over 25 e indice della litigiosità nei tribunali.

Arretrano le grandi aree urbane, con Milano che scende dalla seconda alla ottava posizione. Roma, che ne perde undici, è ora ventiquattresima.

Napoli, come ormai tristemente consueto, si attesta in coda alla classifica. Quest’anno va leggermente meglio per il lavoro e l’innovazione con l’82esima posizione, che diventa 96esima per l’ambiente e i servizi. Va meglio sul fronte giustizia e sicurezza dove il capoluogo campano precede Milano e Roma.