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Pozzuoli (Na) – Percorsi sensoriali alla scoperta delle origini antiche del vino, con visite alle aree archeologiche, alle cantine e degustazioni. Sarà presentato martedì 8 novembre, alle 12.00, presso l’istituto Petronio di Monteruscello a Pozzuoli, il progetto “Ostinati”. 

Interverranno alla presentazione: Luigi Manzoni sindaco di Pozzuoli, Filippo Monaco dirigente Istituto Petronio, Marisa FortunatoSandro Barletta ed Elisabetta Cioffi docenti dell’ Istituto Petronio, Tommaso Luongo presidente AIS Campania, Anna Russolillo architetto, giornalista e Sommelier AIS, Fosca Tortorelli architetto, giornalista e Sommelier ALMA-AIS, Sonia Gervasio presidente Lunaria A2 Onlus. Modera il giornalista Marco Martone.

La rassegna, a cura di Marisa Fortunato, Sandro Barletta, Elisabetta Cioffi, Anna Russolillo in collaborazione con Fosca Tortorelli e Tommaso Luongo, organizzata dallIstituto Petronio di Monteruscello diretto da Filippo Monaco, in collaborazione con l’associazione italiana Sommelier Campania e Napoli, con Villaggio Letterario, Lunaria A2 Onlus, Azienda Agricola Agnanum, Servizi e Turismo, Villa Elvira, Il Capitano.

Protagonisti della kermesse saranno gli alunni dell’istituto Petronio, di sala e di cucina.

Il progetto, che nasce nell’ambito delle iniziative legate a Vivere il Petronio” e che si avvale dei finanziamenti  della comunità europea, mette insieme vino, storia, archeologia e professione. Dalle tabernae allo street food, dal vino sfuso a quelli premiati della Campania, dallABC della degustazione allabbinamento cibo-vino.  

La scoperta dei segreti nascosti, i racconti di esperti del settore, la visita di aziende produttrici accompagneranno gli studenti e le studentesse in un mondo nuovo, in cui la ricerca dei profumi e dei sapori di eccellenza si uniranno alle note pregiate della nostra terra. 

Nell’ambito della rassegna prevista la visita guidata al percorso archeologico del Rione Terra a cura di Turismo e Servizi, a cura di Anna Russolillo, con particolare attenzione alle Tabernae che si aprivano lungo il reticolo dei cardini e dei decumani dellantica colonia flegrea, dove tra le anfore esposte una è contrassegnata da una iscrizione dipinta nella quale indica che la merce trasportata è il Falerno, uno dei vini più famosi dellantichità.