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“Registriamo un grave ritardo dello Stato sul Recovery Fund. Dovevano arrivare risorse a inizio anno. Ma siamo a marzo e non è arrivato nulla. Ci sono progetti che dovevano essere approvati e non lo sono. C’è un ritardo clamoroso, ma ora diamo tempo al Governo”.

Un colpo al cerchio e uno alla botte: Luigi De Magistris ha attaccato Draghi durante la sua diretta di questa mattina a radio Crc. Ma non troppo. Perchè sa che per lui l’isolamento rispetto al resto del centrosinistra è dietro l’angolo: una posizione scomodissima per chi, come il sindaco di Napoli, è in piena campagna elettorale nella corsa a diventare Governatore della Calabria.

Sta di fatto che proprio in questa veste, De Magistris rispolvera un classico delle sue argomentazioni politiche: la penalizzazione del Sud decisa a tavolino dai poteri forti.

“Una volta che le risorse saranno arrivate, dovranno essere innanzitutto distribuite equamente, ma già registro una discriminazione territoriale forte. Il Sud va sotto già all’inizio e se guardiamo la composizione del Governo, ho il legittimo sospetto che il Mezzogiorno non sia certo la priorità di Draghi”.

Un attacco nemmeno tanto velato alla ministra per il Sud, la forzista nonchè campana doc, Mara Carfagna. A difesa della quale scende in campo Annarita Patriarca, capogruppo degli Azzurri in consiglio regionale.

“Sarei curiosa di sapere se De Magistris ha detto queste cose come candidato in Calabria o come sindaco di Napoli. Peccato, perchè la sua è stata in ogni caso un’uscita quantomeno intempestiva visto che proprio oggi la ministra Carfagna ha annunciato che il Mezzogiorno sarà particolarmente beneficiato dai fondi europei soprattutto per quegli interventi chiave per il suo sviluppo, come infrastrutture strategiche e porti. Piuttosto, non mi pare che il comune di Napoli abbia particolarmente brillato a livello di progettualità negli ultimi 10 anni. Dove stanno questi magnifici progetti per cui De Magistris vorrebbe i soldi? In Calabria?”