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Napoli – Il reddito di cittadinanza del governo gialloverde sembra non convincere affatto il sindaco Luigi de Magistris. «Ad oggi non sappiamo neanche che cosa sia, quando ci sarà cominceremo finalmente a capire». Con queste parole, tutt’altro che accomodanti, il primo cittadino di Napoli fotografa il momento che il Paese sta vivendo sotto la guida di Lega e M5S: «I comuni – prosegue – in questo momento nella manovra di bilancio sono stati lasciati senza soldi, senza possibilità di riduzione dei vincoli finanziari, con minore liquidità, a eccezione di Roma a cui hanno dato 75 milioni per le buche. Quanto al reddito di cittadinanza, è una manovra finanziata con il primo assegno, se ho capito bene, il 27 aprile, pochi giorni prima delle elezioni europee, poi mi auguro che non scaricheranno sui sindaci, ai quali poi non consentono di assumere e che non hanno risorse, dopo i sette mesi di reddito di cittadinanza e pseudo formazione professionale, il tema delle tensioni sociali».

«Attendevamo con ansia il governo del cambiamento e invece ci ritroviamo un altro poco peggio di prima. Adesso ci dicono che siamo in recessione e faranno il balletto che è colpa di quelli di prima», aggiunge l’ex pm intervenendo a margine di un convegno sulla rigenerazione urbana. «Non è che in questo anno tra spread, mancanza di credibilità internazionale, assenza di politiche dello sviluppo e del lavoro si siano create le condizioni per migliorare l’economia e invece la precarietà sta aumentando». Il sindaco de Magistris si congeda ribadendo il suo punto di vista sul reddito di cittadinanza: «Pare che partirà pochi giorni prima delle Europee. Io sono favorevole se si danno misure in favore delle fragilità ma la situazione mi sembra più ingarbugliata: ho paura che si daranno risorse per un periodo breve e, dopo un periodo di formazione, ci troveremo tante persone sotto i Comuni, al Campidoglio come a palazzo San Giacomo».