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La decisione del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, di imbottire di assessori la sua lista per le prossime regionali, rappresenta un vero e proprio trappolone per chi, spinto dalla speranza di guadagnare una poltrona in consiglio regionale, si lascerà tentare dalla proposta. Oggi il Corriere del Mezzogiorno ha rivelato che il sindaco, per ingolosire i suoi assessori, assai refrattari all’idea di candidarsi in una lista che non ha alcuna speranza di vittoria, ha garantito loro che non dovranno dimettersi dalla giunta, ma potranno affrontare la campagna elettorale restando in carica. Una prospettiva che avrebbe convinto alcuni esponenti della giunta, come Ciro Borriello e Alessandra Clemente, a dare la loro disponibilità per la candidatura alle regionali.

La Clemente, così, finirà in trappola. La giovane Alessandra, infatti, punta alla candidatura a sindaco di Napoli il prossimo anno, ma il suo progetto rischia di andare in frantumi proprio a causa della sua probabile corsa alle regionali. La lista di Dema, visto il sistema elettorale a turno unico, sarà inevitabilmente penalizzata dal meccanismo del “voto utile”: gli elettori della Campania si divideranno, inevitabilmente, tra chi ha speranze di vincere, e quindi tra il governatore uscente Vincenzo De Luca, il suo sfidante di centrodestra (Stefano Caldoro o un eventuale altro nome), e il candidato del M5s (probabilmente Valeria Ciarambino).

Un minuto dopo lo spoglio delle schede, però, l’attenzione sarà tutta concentrata sui voti che avrà incassato la Clemente. Se Alessandra non otterrà un grande successo alle regionali in termini di preferenze, la sua carriera politica sarà considerata conclusa, a tutto vantaggio della sua concorrente interna, l’assessore alla Cultura Eleonora De Majo, espressione dei centri sociali partenopei, che infatti non ci pensa nemmeno a candidarsi alle regionali. “Bruciata” definitivamente la Clemente, per la De Majo la candidatura a sindaco di Napoli, nel 2021, sarà a portata di mano.