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Napoli – Più che nella manica l’asso di Luigi de Magistris sta in un cassetto a Palazzo Matteotti. Lì c’è un documento di decine e decine di pagine e progetti che stamattina – dopo tempo e non a caso – ha approvato, come sindaco della Città metropolitana.

Si chiama Piano strategico ma soprattutto ha nove zeri. Ovvero quasi un miliardo di euro per strade, scuole, cultura, ambiente da destinare ai 92 Comuni e sindaci della provincia di Napoli. Già perché de Magistris è tanto sul lastrico come sindaco al Comune di Napoli quanto gode di ottima salute in Città metropolitana. Non a caso in passato gli è stata più volte mossa l’accusa di usare l’ex Provincia come una sorta di camera di compensazione per risolvere le difficoltà e fibrillazioni che ha in Comune.

Oggi in vista delle prossime regionali proprio la Città metropolitana diventa cruciale sul tavolo della trattativa e quel Piano di strategico non ha, ironia del caso, solo il nome. Già perché in ballo ci sono milioni e milioni di euro per finanziare centinaia di progetti in tutta la provincia di Napoli per rifare strade, costruire edifici scolastici, per la gestione dei rifiuti, la cultura e l’ambiente. Una pioggia di soldi per finanziare dalla Cittadella scolastica di Pomigliano D’Arco alle piste ciclabili di Frattaminore, passando per il Museo della pasta di Gragnano fino alla difesa delle coste sorrentine.

Solo per citare alcuni dei progetti presentati dai sindaci della provincia di Napoli a de Magistris, che oggi ha dato l’ok al Piano e ai fondi da stanziare. Sindaci anche di alcuni Comuni che presto saranno chiamati al voto. Il finanziamento per quella strada o quella scuola è una conquista per il territorio, ma anche in termini di consenso elettorale.

Sindaci come anche consiglieri che per questo anche se targati Pd o Fi sono ora più legati alla bandiera del sindaco in Città metropolitana che ai loro partiti o a Vincenzo De Luca, piuttosto che all’ancora ignoto candidato di centrodestra. Che hanno sicuramente più interesse a ‘lavorare’ per garantirsi risorse e progetti finanziati in Città metropolitana. Stando dalla parte di chi assicura loro questo piuttosto che portare acqua ad altri mulini. Come mostra anche il patto-inciucio stretto in Città metropolitana con tanto di deleghe conferite dal sindaco ai consiglieri sia dem che azzurri.

Ecco che allora sul tavolo – mentre manca una settimana al giorno in cui il sindaco scioglierà la riserva sulla candidatura alla Regione Campania –  de Magistris cala come un asso il Piano strategico. E rimarca così quel tesoretto di soldi e progetti che lo rafforzano non solo a Palazzo Matteotti, ma anche verso Palazzo Santa Lucia. Una carta da giocare nella trattativa per rafforzarsi e ritagliarsi un ruolo politico.