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Napoli – Il futuro di Lorenzo Insigne è diventato una mina vagante che in qualche modo rischia di compromettere la serenità dell’ambiente del Napoli e di pregiudicare perfino il cammino della squadra. Le dichiarazioni che il capitano nei giorni scorsi ha fatto in conferenza stampa durante il ritiro con la Nazionale (“Il rinnovo con il Napoli è difficile”) hanno gettato benzina sul fuoco. Come se non bastasse, si sono sentiti anche i canti delle sirene americane a complicare ancora di più la vicenda. 

Luciano Spalletti non è certamente felice per questa situazione complicata, ma l’allenatore al momento è troppo impegnato a pensare alla gara con il Torino di domenica al Maradona per perdere tempo a fasciarsi la testa per eventi collaterali. Il tecnico già sa che dovrà fare a meno ancora di Lobotka, non del tutto guarito, e anche di Malcuit e Ounas, mentre Ospina, reduce con gli impegni in Nazionale, arriverà in Italia soltanto nella giornata di sabato. Resta in dubbio la possibilità di utilizzare Ghoulam, che è ormai clinicamente guarito e del tutto riabilitato dopo l’intervento di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio, ma che ancora non ha ripreso la giusta confidenza con il terreno di gioco. Nonostante le difficoltà di mettere assieme la migliore formazione, che non mancano mai dopo gli impegni con le Nazionali, Spalletti potrà presentarsi comunque con le armi giuste, soprattutto in attacco, reparto che ha in Osimhen l’elemento di punta in gran forma, per ottenere contro il Torino l’ottava vittoria consecutiva in campionato ed uguagliare il record di Maurizio Sarri. Ma non si tratterà di un compito facile ed è per questo che già di diversi giorni il tecnico sta chiedendo alla squadra la massima concentrazione e decisione.