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NAPOLI. Al rione Traiano sono finiti i custodi di armi e adesso si usano insospettabili. Incensurati che nulla hanno a che fare con la criminalità organizzata ma che comunque vengono assoldati per poter custodire droga e armi. Proprio perché incensurati non sono direttamente collegabili alla malavita organizzata. Ieri al rione Traiano, durante la perquisizione domiciliare nell’abitazione di un incensurato 42enne del rione Traiano, Roberto Russo, i carabinieri della compagnia Bagnoli hanno rinvenuto nel suo box 3 semiautomatiche provento di furti in abitazione a Napoli e Pozzuoli, una semiautomatica con matricola abrasa, 300 cartucce di vario calibro e uno sfollagente telescopico.
L’uomo è stato tratto in arresto per detenzione illegale di armi e munizioni nonché ricettazione e tradotto in carcere. Adesso si cercherà di comprendere per conto di chi custodiva la sostanza stupefacente ma soprattutto quando prendeva per custodire quelle armi. Con estrema probabilità il clan di riferimento era il clan Puccinelli che nella zona è assolutamente egemone e controlla ogni traffico di sostanze stupefacenti. Il vero business del clan Puccinelli. Le armi, nel frattempo saranno portate al Ris per essere analizzate e comprendere se sono state usate per recenti fatti di sangue o nel corso delle stese, che hanno preso il via proprio nella zona del rione Traiano. Due anni fa, proprio negli scontri tra i Puccinelli e gli scissionisti ci furono decine e decine di sparatoria che terrorizzarono i residenti.