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Napoli – A poche ore dalla previsione della ripartenza delle attività, la commissione Lavoro e Attività Produttive, presieduta da Vincenzo Solombrino, ha incontrato l’assessora al Commercio, ai Mercati e alle Attività produttive Rosaria Galiero, la responsabile dell’Area Sviluppo socioeconomico e competitività Monica Tommaselli e il capo staff dell’assessorato Giovanni Piombino per fare il punto sulla definizione delle linee guida sulla riapertura.

Prima di entrare nel merito, il presidente Solombrino in apertura ha ringraziato per l’impegno l’assessorato e gli uffici rispetto alle attività preliminari alla riapertura dei mercati alimentari. Alla vigilia del 18 maggio, data indicata per la riapertura di tutte le attività commerciali, e dinanzi alle grandi incertezze con le quali si scontrano gli operatori, occorre capire come si sta lavorando a livello comunale e quali sono le difficoltà maggiori.

L’assessora Galiero ha confermato il grosso impegno dell’assessorato e degli uffici in giorni complicati, anche per i tempi con i quali si è costretti a lavorare. Se infatti da un lato si è data la possibilità agli operatori di tornare a lavorare dopo mesi difficilissimi, dall’altro, attualmente, non si dispone ancora di nessuna documentazione ufficiale rispetto alle riaperture del 18 maggio. In questo momento è in corso di svolgimento il confronto tra referenti dei ministeri competenti e delle Regioni, ma allo stato resta in piedi solo il DPCM del 26 aprile che scadrà il 17 maggio. L’incertezza sul tipo di strumento normativo che sarà utilizzato dal Governo (decreto o linee guida), inoltre, incide sulla modalità con la quale le Regioni dovranno lavorare con i loro uffici per definire le indicazioni di loro competenza, che potranno essere o in senso restrittivo o di ampliamento.

Anche nella riunione di ieri con il Prefetto sono state evidenziate le difficoltà con le quali si è costretti a operare, come è avvenuto in occasione delle linee guida sui mercati alimentari, arrivate solo alla vigilia della riapertura. In questo quadro generale già difficile si inserisce poi l’ulteriore differenza tra attività commerciali e mercati, dove l’ipotesi di riapertura si coniuga con le difficoltà legate al numero degli operatori rispetto al distanziamento. Per questo, anche con la collaborazione delle Municipalità, c’è un lavoro tecnico teso al recupero di tutti gli atti certi relativi alle planimetrie delle aree mercatali, ma il punto resta sempre la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto “Decreto Rilancio”, sul quale si rimarca in questo momento una paralisi preoccupante da parte del Governo. La ripartenza di lunedì, infatti, non potrà essere piena se a 48 ore nulla ancora si sa sulle regole da seguire e sul conseguente numero delle risorse di cui si avrà bisogno rispetto all’attività di sorveglianza che sarà richiesta ai Comuni.

Più tardi arriveranno le notizie e più diventerà difficile rispettare la data del 18. In sede Anci è stata poi affrontata anche la questione degli operatori che frequentano mercati siti in diversi Comuni per arrivare alla definizione di regolamenti quanto più omogenei possibili.

Si è al lavoro, inoltre, sul testo che disciplinerà il tema delle espansioni delle occupazioni di suolo, come previsto dall’ultima bozza del “Decreto Rilancio”; un lavoro che richiederà un confronto con la commissione per verificare se si sono interpretati in modo corretto il contenuto del decreto e le richieste degli operatori, e che si sta abbozzando indipendentemente dalle linee guida, sempre nel senso del maggior sostegno possibile agli operatori e della massima sburocratizzazione.

Per la dirigente Monica Tommaselli allo stato la difficoltà principale per gli uffici è quella di confrontarsi con una realtà in continuo movimento e dai contorni confusi, in cui a ogni ora del giorno si inseguono notizie su imminenti decisioni; in occasione della riapertura dei mercati alimentari, ad esempio, il nodo principale è stato quello di individuare una tipologia di attività, la sorveglianza dell’area di mercato, che non rientra nelle competenze comunali e che si è dovuto creare ex novo. Molte delle indicazioni che arrivano, infatti, hanno a che fare non con la programmazione dei mercati, ma con l’emergenza, e ora ci si prepara nel prossimo fine settimana a far fronte all’ennesima gestione dell’emergenza.

Il capo staff dell’assessorato Giovanni Piombino ha ricordato come gli operatori commerciali, che dopo due mesi avevano diritto ad avere a disposizione del tempo per potersi organizzare, si scontreranno ora, prevedibilmente, con l’impossibilità di provvedere in tempi stretti alle azioni che saranno richieste. Già in questi giorni gli uffici sono stati sommersi da richieste di informazioni alle quali non si è riusciti a dare risposta, in assenza di qualsiasi ufficialità rispetto a quanto accadrà il 18 maggio.

Anche per i consiglieri intervenuti – Nino Simeone (Misto) e Salvatore Guangi (Forza Italia) – si è di fronte a una situazione molto complicata, in cui le attese degli operatori si scontrano con l’assenza di notizie certe. Grande apprezzamento va comunque al lavoro dell’assessora Galiero e degli uffici; un impegno che si auspica possa essere seguito nelle prossime ore da indicazioni più chiare.