- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

di Daniele Di Martino

La resa dei conti a Pietrarsa nel prossimo week end. Pd contro Pd. Proprio mentre va in scena uno dei congressi provinciali più tormentati di sempre. Un partito perfettamente spaccato in due, ma anche in tre, quanti ne sono i candidati in campo: Massimo Costa dell’area Casillo-Topo, Nicola Oddati dall’area ex Ds, Tommaso Ederoclite del “comitato 30”.

Tutto ruota attorno alle candidature a Camera e Senato. Da Roma impongono i big nei vari collegi, i “ras” locali del Pd minacciano la rivolta. Sarà proprio Pietrarsa il banco di prova. Qualcuno giura che dietro le quinte andrà in scena proprio la resa dei conti. Prima con la sottosegretaria Maria Elena Boschi, per tre giorni “residente” nella Ercolano del fedelissimo Ciro Buonajuto. Poi con Matteo Renzi. Ma pare non ci siano margini. La premiata ditta Renzi-Boschi ha già deciso le posizioni di primo piano e tra queste spunta anche il sindaco di Agerola, Luca Mascolo, uno dei candidati del collegio vesuviano e della costiera stabiese-sorrentina pronto a sfidare tutti nell’uninominale.

Ma i “ras” locali del Pd sono in rivolta soprattutto per la candidatura di Gennaro Migliore. Il sindaco di Castellammare, Toni Pannullo, già da tempo aveva chiesto una rappresentatività stabiese per la corsa a Camera e Senato. Così non va. Ma anche Mario Casillo è pronto alla battaglia contro i big nazionali del Pd, a costo di diventare di fede “franceschiana”, ad esempio passando armi e bagagli con la componente di Dario Franceschini. Renzi è avvisato. Ma anche la Boschi. In Campania non si scherza.