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Napoli – Sanità nella bufera, il governatore della Campania non ci sta e torna a sparare ad alzo zero sull’opposizione e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Mentre a Napoli alcuni fanno pulcinellismo, noi abbiamo coinvolto università e centri di ricerca con l’obiettivo di produrre un vaccino contro il cancro. Grazie a un ulteriore finanziamento attraverso il nuovo ciclo di fondi europei arrivare a una cifra complessiva di 300 milioni di euro da impegnare». Così il presidente della Regione Vincenzo De Luca, intervenendo alla cerimonia inaugurale del laboratorio per lo screening neonatale esteso per le malattie metaboliche ereditarie, ha lanciato l’ennesima stilettata verso chi amministra il capoluogo.

Il presidente De Luca ha poi rincarato la dose argomentando ulteriormente il suo punto di vista: «A Napoli c’è l’abitudine ad andare avanti di emergenza in emergenza, senza un principio d’ordine, che invece viene visto come atto sacrilego. C’è l’idea che i conti non si debbano fare mai. Si pensa alle scemenze come i centri sociali. Intanto sono venti giorni che non circola un autobus in tutta la provincia di Napoli».

L’uscita del governatore non è però andata giù alla compagine grillina: «Quando si parla di patologie di una certa gravità, bisognerebbe avere il buonsenso di evitare qualunque ragionamento fatto con approssimazione e superficialità. Se poi il ragionamento è finalizzato a dare un contributo a materie così delicate, si rende necessario parlare con dati concreti e risultanze scientifiche alla mano. I tumori sono patologie gravi e non è certo definendoli in altro modo né sdrammatizzandone il termine, come chiede il presidente De Luca, che si consegue un risultato migliore nella loro cura. La prevenzione è importante per approntare la migliore terapia possibile. Ma snocciolare percentuali a caso e dire che si tratta di una patologia come un’altra corrisponde da un lato a svilire gli sforzi immani che la ricerca compie da anni a livello mondiale, dall’altro a mortificare chi da tempo combatte contro questa patologia o ha assistito, inerme, alla perdita di un proprio caro a causa di questo male. Tumore, tra l’altro, non ha nulla di dispregiativo o di amplificativo della patologia in sé», ragiona la senatrice Maria Domenica Castellone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Igiene e Sanità. «Il lavoro di ricerca – ha aggiunto Castelloneva sostenuto e rispettato. Parole pronunciate alla maniera di slogan non danno alcun contributo se non quello di semplificare, in maniera irresponsabile, soprattutto per l’istituzione rappresentata da De Luca, una materia così delicata».