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Napoli – Ospedali da incubo, blitz della Consulta Popolare Salute e Sanità della città di Napoli davanti all’ingresso di Palazzo Santa Lucia, sede del governo regionale. Si è appena concluso il presidio, a cui hanno presenziato diversi cittadini, comitati, lavoratori, utenti, familiari dei sofferenti psichici, attivisti per l’ambiente e i rappresentanti di alcune sigle sindacali. 

Gli organizzatori della manifestazione, promossa tra gli altri anche dalla consigliera comunale Laura Bismuto, hanno consegnato e protocollato la lettera “augurale” destinata al presidente della Regione Vincenzo De Luca, con dentro una serie di richieste per il nuovo anno e, si spera, per una nuova sanità campana. La Consulta ha dunque invocato: l’azzeramento di tutte le nomine di dirigenti e primari sine titulo; l’indizione ad horas di un concorso pubblico per l’individuazione dei primari e delle figure dirigenziali, nonché di tutte quelle figure professionali di cui oggi necessita il sistema sanitario campano; l’istituzione, in ogni presidio ospedaliero, di un comitato di gestione composto da direttore sanitario, un rappresentante del Comune di appartenenza, un rappresentante del comitato dei lavoratori, un rappresentante del comitato civico; l’individuazione di spazi da destinare e riservare ai comitati, e dunque ai cittadini e ai lavoratori che intendono difendere il diritto alla salute e contribuire al miglioramento della programmazione dei servizi sanitari; di destinare il 5 per cento del bilancio sanitario alla salute mentale come previsto per legge.

«Ci siamo inoltre appellati – proseguono i promotori del sit-in – a sindaco e ministro. Dal primo, pretendiamo maggiore partecipazione e protagonismo del Comune di Napoli soprattutto nella programmazione sociosanitaria a cui, per legge, è tenuto a dare un contributo. Al ministro, chiediamo l’abolizione del “bavaglio”, ovvero della legge sulla cosiddetta “fedeltà aziendale” che impedisce ai lavoratori della sanità di denunciare malaffare e inadempienze. Chiediamo inoltre che la nomina del nuovo commissario venga determinata da un confronto con la città, con gli utenti, con i lavoratori, vogliamo il Commissario popolare. Per discutere di tutto ciò abbiamo annunciato un’assemblea pubblica che si terrà l’11 febbraio 2019, data in cui ricorre la Giornata Mondiale del Malato. Comunichiamo inoltre la nostra adesione, da questo momento in avanti, a tutte le manifestazioni di protesta a supporto di una sanità pubblica alternativa, a partire dallo sciopero indetto da numerosi sindacati per il giorno 18 gennaio 2018».