- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Torre Annunziata (Na) – “Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”, una citazione che sembra fatta apposta per il rinnovato connubio Ottobre-Savoia. Dopo aver scritto pagine importanti in passato, il nuovo Responsabile del Settore Giovanile è tornato allo Stadio Giraud per coltivare il futuro di Torre Annunziata, la cantera oplontina.

Inizia la sua carriera calcistica nella stagione 1995-1996, in Promozione, prima con il San Marzano e in seguito con la Palmese. Dopo un anno alla Viribus Unitis esordisce tra i professionisti nella Turris, stagione 1998-1999. Passa poi alla Sangiuseppese, prima di vivere un triennio di nuovo con la Viribus Unitis in Serie D dal 2000 al 2003. Poi l’approdo al Savoia. Due anni importanti quelli vissuti con la maglia oplontina, culminati entrambi con due finali play-off perse. In seguito il passaggio al Sorrento, protagonista del doppio salto dalla Serie D alla Serie C1. Da quel momento in poi tanto professionismo: Aversa Normanna, Andria e Juve Stabia. Prima di tornare al Savoia indossando la fascia da capitano nella stagione 2011-2012. La squadra non solo vince il campionato di Eccellenza, ma trionfa anche nella Coppa Italia di categoria. Indimenticabile, la rete del 2-0 al Giraud nella semifinale di ritorno di Coppa Italia di categoria contro il Gladiator al 95’, che regala agli oplontini la finale vinta contro l’Agropoli al Partenio. Al termine della stagione 2014-2015 decide di ritirarsi.
Dal calcio giocato alla scrivania. Pasquale Ottobre lavora come Responsabile del Settore Giovanile della Sarnese, club che in seguito lo nominerà Direttore Sportivo. Nella sua carriera da dirigente anche esperienze come Responsabile dell’Area Tecnica del Sorrento e una breve parentesi al Città di Gragnano. Nella stagione 2018, ha lavorato come Direttore Sportivo dello Sporting Club di San Giorgio a Cremano.
Così il neo Responsabile del Settore Giovanile nel suo primo giorno da dirigente oplontino: “Inutile negarlo, la chiamata del Savoia mi ha fatto, enormemente, piacere. Sapevo già della stima che sia la famiglia Mazzamauro che il Direttore Generale Rais nutrono nei miei confronti, mi hanno manifestato la loro volontà di rendermi partecipe di questo progetto. A Torre Annunziata si può fare bene ed io ho l’ambizione di farlo. C’è un importante bacino di giovani calciatori da cui attingere, c’è tanto materiale su cui lavorare. Poi, senza dubbio, starà sia a me che ai tecnici delle varie squadre giovanili costruire i campioni del futuro, permettendo alla Società di farli crescere in casa invece di andarli a comprare altrove. Ci tengo a sottolineare che, essendo di Torre Annunziata, lavorerò e pretenderò che gli allenatori creino un senso di appartenenza. L’ho fatto nelle mie passate esperienze calcistiche e, a maggior ragione, ci tengo a farlo qui. C’è bisogno di tempo e programmazione, nel mentre attendiamo anche noi di sapere la categoria in cui giocherà il Club. Mi auguro che si tratti di Lega Pro, per far sì che i nostri giovani partecipino a campionati più difficili ma anche più affascinanti”.