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Napoli – Un’aula multimediale, un’aula studenti e un Anatomage Table sono le innovazioni tecnologiche a disposizione degli studenti della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli. Le innovazioni rientrano nell’ampio progetto del Network di Didattica Avanzata illustrato oggi. Obiettivo è offrire una formazione di altissima qualità.
La trasformazione delle Lauree in Abilitanti e la pandemia covid hanno imposto non solo un ammodernamento delle metodologie a supporto della didattica, ma anche un sistema di verifica pratica affinché il medico e il professionista sanitario escano dall’Università già pronti per il lavoro. ”E’ un evento importante – ha detto Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II – Sono numerosi gli interventi dell’Ateneo sul Policlinico che vanno dall’innovazione didattica al nuovo Corso in Medicina e Chirurgia con indirizzo tecnologico al potenziamento di strutture per la ricerca e l’assistenza anche in collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria, alle decine di interventi strutturali e di manutenzione ordinaria e straordinaria che tra il 2020 e il 2021 superano i 20 milioni di euro. Tanti interventi specifici uniti a grandi progetti che mettono il Policlinico al centro dell’attenzione dell’Ateneo, incluso uno sviluppo programmato sul tema della medicina d’emergenza urgenza in piena sinergia e sintonia con la Regione Campania”.
Tra le innovazioni in particolare l’Anatomage Table permette di visualizzare e sezionare in 3D le singole strutture del corpo offrendo agli studenti un’esperienza completamente interattiva con effetti migliorativi sui risultati didattici. Il tavolo ‘contiene’ le immagini di 4 cadaveri, 36 casi di anatomia topografica ad alta risoluzione, mille vetrini istologici e mille casi patologici, e offre l’opportunità di costruire report radiologici 3D interattivi e al docente di valutare la preparazione in tempo reale. Prossimo tassello del Network è il progetto del Centro di Simulazione Avanzata, frutto della collaborazione tra la Scuola di Medicina e il CESMA dell’Ateneo e di un accordo con la Fondazione Banco Napoli. Il Centro permetterà di qualificare in maniera pratica e interattiva le esercitazioni e le prove di verifica di apprendimento con l’aiuto di simulatori e strumenti tecnologici. ”La sinergia tra pubblico e privato è fondamentale per l’avanzamento tecnologico delle attività didattiche e produttive – ha sottolineato Rossella Paliotto, presidente della Fondazione Banco di Napoli – la didattica sarà concepita come un sistema integrato in cui coesisteranno l’insegnamento tradizionale e forme di intelligenza artificiale. La Fondazione rivolge un’attenzione prioritaria alla formazione di coloro che rappresenteranno le nostre eccellenze future’‘. Scopo dell’introduzione delle innovazioni è migliorare la didattica attraverso la ricerca e l’assistenza. ”La Scuola di Medicina e Chirurgia di questo Ateneo è molto attenta alla qualità della ricerca e dell’assistenza che si svolge – ha sottolineato Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina della Federico II – perché consapevole che didattica e formazione di alto livello dipendono da una ricerca e un’assistenza di importante caratura. Anche la ferma volontà del necessario coinvolgimento del Policlinico universitario nell’emergenza è un punto di grande qualificazione scientifica che la Scuola ha in animo di perseguire con un progetto altamente qualificato e che vedrà anche il coinvolgimento di esperti internazionali, nella consapevolezza che di una medicina senza ricerca e assistenza qualificate comprensive di alta specialità ed emergenza, cioè di una cattiva medicina, si muore”.