- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli  – “Sui Comuni in dissesto e in predissesto, il presidente Conte ha accolto il dramma di una città come Napoli: è uno dei cinque punti”. Lo riferisce il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris terminato l’incontro in videoconferenza con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme ad altri 13 sindaci. “Iniziato in salita però è finito bene” commenta la sentinella napoletana, come si è definito il sindaco. “Un incontro importante, franco e molto duro cominciato non bene, ma finito bene” commenta l’ex pm, abbassando decisamente i toni rispetto a quel post in cui aveva criticato aspramente “il generale Conte” per aver abbandonato i Comuni. “Senza il popolo italiano, senza i sindaci non si riparte. All’inizio sembrava quasi una trattativa sindacale – racconta – poi abbiamo fatto capire al Presidente che noi non siamo una vertenza, noi siamo il Paese”. Motivo per cui i sindaci si sono stretti attorno al Governo, ricorda, “dando una delega in bianco, rinunciando alle proprie prerogative per evitare il caos”. Ovvero la scelta dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) di rinunciare alle ordinanze sindacali. Ora con la fase due il sindaco tuona “è finita”: i poteri devono tornare ai primi cittadini. Perciò, racconta, di aver fatto mettere nero su bianco nel verbale dell’incontro di ieri, che già da stamani avrebbe emesso ordinanze e provvedimenti. Sulle risorse c’è l’impegno di Conte a stanziare tre miliardi aggiuntivi per i Comuni. “Altrimenti stacchiamo i servizi essenziali, ci mettiamo allo stesso orario da Napoli a Palermo e si spegne l’illuminazione pubblica” le parole pronunciate dalle fasce tricolore al presidente del Consiglio. Quest’ultimo ha garantito loro stanziamenti in tempi utili, ma anche qualcosa che preme ancora di più ad un Comune con i conti in rosso come Napoli. “C’è l’impegno di Conte – riferisce de Magistris –  di intervenire sui vincoli finanziari e normativi fondamentali: dalla possibilità di fare i bilanci, il disavanzo, di intervenire sui Comuni in dissesto e in predissesto. Ed io da sindaco di Napoli sono contento di aver contribuito alla svolta del ruolo dell’Anci e ad un’interlocuzione forte con il Governo”.