- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Gli agenti della Polizia Locale di Napoli, dopo alcune segnalazioni, sono intervenuti allo stabilimento balneare “Grotta Romana” a Posillipo. Dove hanno scoperto “opere importanti di ristrutturazione dove si stava procedendo a gettare cemento nelle casseforme immerse nello specchio d’acqua antistante la banchina”.

Identificati gli operai – spiegano i vigili in una nota stampa – inizialmente non presenti e richiesto l’intervento del responsabile del cantiere, si procedeva nell’ispezionare minuziosamente l’area, sia mare che via terra. E’ risultato che, così come segnalato, erano in corso opere importanti di ristrutturazione e, nella fattispecie, si stava procedendo a gettare cemento nelle casseforme immerse nello specchio d’acqua antistante la banchina.
Verosimilmente è proprio a causa della mancanza di tenuta ermetica delle casseforme che le polveri di cemento si erano copiosamente e pericolosamente riversate in mare.
Durante l’ispezione del cantiere gli agenti hanno riscontrato anche la presenza di diversi manufatti in amianto. Segmenti di vecchie condotte in eternit erano infatti depositate liberamente al suolo in diversi punti del cantiere, senza alcuna copertura e senza indicazione del pericolo esistente. Altri frammenti di amianto sono stati rinvenuti all’interno di alcuni “big bag” mischiati ad altri scarti”.

Ulteriori 50 sacchi neri – continuano gli agenti della Municipale – privi di qualsivoglia classificazione e contenenti residui misti di cantiere, lastre di vetroresina ed altri di rifiuti provenienti verosimilmente dalla pulizia della scogliera, erano accantonati a ridosso di una parete tufacea. In stretta collaborazione con gli Ispettori dell’ARPA Campania e seguendo le loro dettagliate indicazioni si è proceduto a prelevare campioni di acqua per poi consegnarle agli stessi al fine di effettuare le dovute analisi per comprendere quale e quanto sia stato l’elemento liberato in mare. Il cantiere è stato posto sotto sequestro giudiziario, lasciando l’obbligo alla parte di presenziare in sito al fine di garantirne la sicurezza. Tutti i soggetti identificati sono stati denunciati per la gestione illecita di rifiuti, immissione in mare di sostanze contaminanti e per l’inosservanza delle prescrizioni per la gestione dei rifiuti contenenti amianto“.