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Napoli – Il presidente della Corte d’Appello di Napoli ha definito drammatica la situazione in cui versa il settore penale. Quest’ultimo ha infatti subito maggiori difficoltà di celebrazione dei processi determinate dalla pandemia.

Queste le parole di Giuseppe De Carolis sulla Corte: “Nonostante le difficoltà, è riuscita a contenere la riduzione delle definizioni nella misura del 4% definendo 8.959 procedimenti ma, a fronte di una sopravvenienza di ben 12.604 procedimenti, ha visto aumentare ulteriormente la pendenza di circa il 6% da 52.215 a 55.409″.

Per quanto riguarda il settore civile e del lavoro

“Registrati numeri particolarmente rilevanti tenuto conto delle difficili condizioni in cui si è svolta l’azione giudiziaria. Sono stati definiti, complessivamente, 14.453 procedimenti, tenendo conto che la Corte partenopea è “al primo posto tra le Corti di Appello, superando anche Roma che ne ha definiti 14.175 pur avendo un organico superiore, con un indice di ricambio pari al 129,23%, e addirittura del 187,7% per il settore lavoro previdenza, con una significativa riduzione della pendenza da 39.957 a 36.964 procedimenti. Positivo è il dato della Corte di Assise di Appello, che ha definito 97 procedimenti a fronte dei 43 di Roma e dei 52 di Milano, riducendo da 217 a 204 procedimenti la pendenza, che rimane tuttavia molto alta e senza uguali nel resto del Paese.

Sezione Minorenni

“Negativo, invece, il dato della sezione Minorenni della Corte d’Appello, che ha aumentato la pendenza da 63 a 88 procedimenti penali. Per quanto riguarda le misure di prevenzione, è diminuita la pendenza delle misure personali, passata da 113 a 101 procedimenti, mentre è aumentata quella delle misure patrimoniali, passata da 56 a 61 procedimenti, nonostante l’aumento delle definizioni da 42 a 32, a causa di un rilevante aumento delle sopravvenienze”.