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“Se permettete, lo dico in napoletano: è un mio sfizio. E’ sicuramente un ulteriore sprone che mi ha spinto a candidarmi a sindaco di Napoli perchè diventare anche sindaco della Città metropolitana è una nuova dimensione con la quale non mi sono mai misurato”.

Così Antonio Bassolino, nel suo webinair di campagna elettorale incentrato proprio sulla città metropolitana. A 74 anni, il suo sfizio, appunto. “La nuova sfida culturale e politica” che l’ex Governatore mette al centro del suo consueto incontro online tematico del venerdì.

Tant’è che dice: “Sarebbe giusto arrivare ad una elezione diretta del sindaco della città metropolitana”.

Questo per dire l’importanza che dà alla dimensione territoriale che una volta apparteneva alla provincia ma che nel 2014 è stata ridisegnata dalla riforma Del Rio. Peccato solo che sia rimasta zoppa, quella riforma, a causa della bocciatura della riforma costituzionale che la includeva nel 2016.

Sta di fatto che chi diventerà sindaco di Napoli, automaticamente, diventerà anche sindaco della Città metropolitana. Sindaco di un’area che conta otre 3 milioni di abitanti. “Per questo bisogna entrare in una nuova ottica. Bisogna far nascere un pensiero metropolitano – è l’auspicio di BassolinoBisogna pensare a governare complessivamente un territorio interconnesso. Dove le periferie di Napoli città dovrebbero essere viste più come territori-cerniera che come ultimo lembo cittadino. Anche perchè la città metropolitana di Napoli, unico caso in Italia, è un territorio densamente abitato senza alcuna soluzione di continuità”.

In quest’ottica, tutto cambia: dalle linee di sviluppo da mettere in campo fino al ruolo delle Municipalità.

Ma cambiano anche i rapporti di forza: Procida capitale italiana della cultura per il 2022 “potrebbe portare grande beneficio anche alla stessa Napoli”, riflette Bassolino assieme al sindaco di Bacoli Josi Della Ragione, al direttore Gigi Vicinanza, alla docente di politiche territoriali Paola de Vivo e a Maria Luongo, delegata sindacale di Armena sviluppo.

“L’area metropolitana di Napoli reclama una svolta – dice loro BassolinoUna svolta con una visione nuova che mi motiva ancora di più”.