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“Il docufilm per noi del presidio Whirlpool è stato terapeutico. Abbiamo vissuto un dramma e oggi che non si manifesta come un tempo, abbiamo deciso di farlo anche a livello mediatico. Questo film è un messaggio forte che resta nel tempo, speriamo che risvegli le coscienze”.

Lo dice Carmen Nappo, operaia del presidio ancora attivo 24 ore su 24 nella fabbrica, in conferenza stampa alla Festa del Cinema di Roma, dove debutta il documentario di Gianfranco Pannone “Via Argine 310 – Storia di una fabbrica italiana” dedicato alla battaglia, iniziata oltre tre anni fa, degli ex lavoratori Whirlpool di NapoliPonticelli. Un racconto in prima persona degli operai, che fra convinzioni, difficoltà quotidiane e speranze continuano a lottare nonostante la brusca chiusura del sito e il licenziamento pochi mesi fa dei 316 operai.

Il progetto del film non fiction, prodotto da Bartleby Film in collaborazione con Rai Cinema e Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, nasce da Alessandro Siani, che ne è anche voce narrante, con le letture anche di brani da La dismissione di Ermanno Rea. “Io sono figlio di un operaio – spiega l’attore -. Mio padre mi ha dato possibilità di fare quello che desideravo. Negli occhi degli operai della Whirlpool ho visto quella grandissima dignità e speranza. Grazie a queste persone e alle loro battaglie abbiamo potuto raccontare la storia di tanti operai. Ora per una soluzione della vicenda si aspetta il Mise. Ci sono stati tanti segnali, in questi anni che spesso non hanno avuto seguito. Speriamo che finalmente si possa andare sulla via giusta“.

Una speranza arriva anche dalla firma ieri di un verbale di intesa tra ministero dello Sviluppo economico, prefetto di Napoli, comune di Napoli, il commissario della Zes (Zona speciale economica), Regione Campania e Organizzazioni sindacali finalizzate al rilancio dell’azione delle istituzioni per la ricerca di una soluzione definitiva nella vertenza. Un preaccordo “che ci ha dato la possibilità e la speranza di attendere con fiducia il nuovo ministro, Adolfo Urso” commenta un altro rappresentante del presidio, Massimiliano Quintavalle.