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Napoli – Per me la sfida con l’Atalanta è molto importante. Credo che si faccia tanta differenza con questi tre punti, anche se il campionato è lungo e bisogna rimanere tranquilli”. Lo ha detto l’attaccante del Napoli Giovanni Simeone a Radio Kiss Kiss Napoli.
Ogni partita – ha detto – conta, ogni volta i tre punti sono importantissimi. Ma questo in campionato è un percorso lungo, conta dimostrare che noi ci siamo sempre. Per me conta tantissimo far capire agli altri che il Napoli è quello che si è visto finora”.
L’attaccante finora ha giocato in azzurro 370′ segnando sei gol, uno ogni 61′: “Siamo solo all’inizio – ha commentato – sono qui da pochi mesi e sono molto contento di lavorare con questo gruppo e crescere ad ogni allenamento. I compagni mi fanno vedere cose che forse prima non vedevo, sono da poco qui. Ho imparato con l’esperienza che la qualità è più importante di quanto puoi giocare. Poi è ovvio che uno vuole giocare di più per avere più possibilità di fare bene, di segnare, ma io sono felicissimo di aiutare il gruppo col tempo che mi tocca. Se hanno bisogno di me, io ci sono. Da piccolo ho sempre voluto essere qua, immaginate per me ora come sto vivendo tutto, con tanta emozione, con tanta voglia. Io voglio diventare sempre più forte e ho altri sogni, sogno in grande perché non ho limiti. Ho scelto di venire a Napoli, io e il mio procuratore abbiamo lottato per venire qua. Quando ho firmato, ho detto: ‘Adesso è il mio momento'”.

CHAMPIONS LEAGUE – Il sorteggio degli ottavi di Champions League sarà bello da vedere, per capire chi ti può toccare. Ma tutte le squadre che sono rimaste sono le più forti.
Il PSG, il Borussia Dortmund sono squadre forti, capaci di lottare con chiunque. Noi speriamo di fare bene e di lottare per vincerle tutte. Qualsiasi squadra ci tocchi, noi saremo pronti a dimostrare che squadra è il Napoli e far vedere chi siamo”. Lo ha detto a Radio Kiss Kiss Napoli l’attaccante del Napoli Giovanni Simeone, parlando del sorteggio europeo in programma il 7 novembre.
Per me la Champions – ha aggiunto – è stata un’emozione incredibile, soprattutto per la prima partita, che è stata la realizzazione del sogno che avevo da piccolo e per cui ho lottato. Da lì poi siamo cresciuti ad ogni partita e abbiamo dimostrato che il Napoli ha questa identità. Bisogna continuare su questa strada, credendo in quello che facciamo e proseguendo questo percorso molto bello”.
Simeone ha parlato anche del nuovo sogno, giocare i Mondiali con l’Argentina: “Non penso a quello – ha detto – mi preparo sempre per la prossima partita. Certo, aspetto di sapere se ci sono o no. Io ho fatto tutto il possibile per far capire all’allenatore che voglio esserci, ma sta a lui decidere il gruppo che andrà al Mondiale. Ho quest’agenda da un anno, un anno e mezzo, e mi aiuta tantissimo a prepararmi. Così mi alleno per migliorare. Certo giocare il Mondiale mi piacerebbe tantissimo. Dall’anno scorso che ho iniziato a segnare ho aspettato con tanta ansia il momento della nazionale. So che ogni cosa che faccio dimostra all’allenatore che voglio esserci, che sono pronto per qualsiasi situazione. Ma è l’allenatore a scegliere”.
Simeone parla anche del rapporto con il padre: “E’ da anni – racconta – che non mi dà consigli per il campo. Ho un papà che fa l’allenatore, ma bisogna capire che è prima mio padre. Ogni volta che parliamo è inevitabile parlare di calcio, ma non parliamo mai di cosa dovrei fare, perché lui ha sempre rispettato l’allenatore che ho. Lui mi ha sempre visto rispetto a come mi muovo, dice che il linguaggio del corpo è importante.
Quando mi vede in tv, mi dice ‘Vedi, qui secondo me non stai bene perché hai qualcosa nella testa’. E lì parliamo. Ma ha sempre lasciato spazio al mio allenatore per farmi migliorare”.

ATALANTA – Luis Muriel non è disponibile in vista del Napoli e salterà molto probabilmente anche le ultime due giornate di campionato contro Lecce e Inter, previste prima della pausa per i Mondiali in Qatar. L’attaccante colombiano dell’Atalanta, che ha accusato problemi nell’allenamento pomeridiano di ieri, secondo gli esami diagnostici, lamenta una lesione parziale dell’inserzione prossimale del tendine comune degli adduttori a destra. “I tempi di recupero non sono al momento quantificabili e dipendono dalla progressione clinica del calciatore”, precisa il club bergamasco.