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Napoli – Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo: Gino Sorbillo, pizzaiolo napoletano, prezzemolino televisivo, una ne fa… e cento ne inforna. Il buon Gino ha monopolizzato tutti o quasi i media locali e nazionali, per settimane e settimane, chiedendo al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, di consentire anche in Campania la consegna delle pizze a domicilio. Tra le decine di interviste rilasciate in queste settimane, ne riportiamo una concessa al Corriere del Mezzogiorno: “Sarebbe importante”, diceva pochi giorni fa Sorbillo, “cominciare a riaprire per le consegne, garantirebbe una sopravvivenza minima, con 30-40 pizze al giorno per molti locali. La crisi è durissima, anche io quando si riparte dovrò chiudere almeno quattro locali, tra cui, credo, quello sul lungomare di Napoli. Parliamo di cibo appena cotto e consegnato in tutta sicurezza. Abbiamo ideato una confezionamento con pellicola alimentare che avvolge la scatola della pizza, che verrebbe confezionata appena uscita dal forno a 100 gradi, creando una camera d’aria bollente di sicurezza. Parliamo di un trentina di pizze al giorno che nel week-end possono salire a 80-100 pizze. Numeri”, aggiungeva Sorbillo, “per i quali forse non varrebbe nemmeno la pena riaprire ma sarebbero un primo passo. Meglio avere la macchina che cammina a filo di gas, piuttosto che tenerla spenta per tre mesi e ripartire da zero. Questa chiusura danneggia paurosamente tutti, le piccole pizzerie ma anche i pizzaioli che hanno molti locali e pagano affitti alti in alcuni casi. Io stesso”, concludeva, “dovrò chiudere almeno quattro locali”. Sorbillo ha spinto i politici di centrodestra, a partire da Matteo Salvini, a criticare De Luca per la mancata autorizzazione alla consegna delle pizze a domicilio: per giorni e giorni l’opposizione al governatore non ha fatto altro che invocare l’ok alle pizze a domicilio, seguendo la scia di Gino il magnifico. Poi, il colpo di scena: appena la Regione Campania ha autorizzato la pizza a domicilio, a partire da lunedì prossimo, Sorbillo ha cambiato idea: “Buon lavoro a tutti coloro”, ha scritto qualche ora fa Sorbillo su Facebook, “che ricominceranno a lavorare con il delivery del cibo in Campania da lunedì 27 aprile, noi per ora non lo effettueremo, non riapriremo, ci sistemeremo e ci confronteremo per valutare le altre problematiche da segnalare sempre e solo per il bene di tutte le attività di ristoro”. Incredibile ma vero: Sorbillo, dopo aver spiegato addirittura di aver ideato un confezionamento originale, non consegnerà le pizze a domicilio. Verrebbe da dire: ha girato la pizza. Il problema è che mezza classe politica della Campania ha accompagnato il pizzaiolo prezzemolino nella sua campagna, facendone sostanzialmente il leader del centrodestra nella nostra regione. Lui, con questo improvviso dietrofront, ha lasciato tutti a bocca asciutta.