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Napoli – ‘‘L’errore più grande che potremmo fare è considerare la partita dell’Empoli come quella tra il Leicester e il Milan. Quella di Andreazzoli è una squadra in gran forma, con una classifica che gli permette di venire a giocarsela con spensieratezza. Noi corriamo il rischio di sottovalutare l’impegno”.

Luciano Spalletti ai microfoni di Radio Kiss Kiss spiega quali sono le difficoltà dell’impegno di domani contro l’Empoli. ”Sappiamo benissimo che per riuscire a vincere questa partita dovremo esibire una prestazione di quelle top, al livello massimo delle nostre possibilità, Altrimenti ce la vedremo molto brutta”.

”Sono un po’ deluso perché si fanno riunioni in cui si invoca collaborazione tra gli uomini di campo e le istituzioni – e quindi anche con la classe arbitrale – ma poi è difficile avere un confronto semplice e collaborativo. E’ difficile avere un confronto semplice e collaborativo”.

“A fine partita – ha proseguito Spalletti – ho ammesso di aver avuto un comportamento in quel momento poco opportuno, anche se non tanto eccessivo da farmi meritare due giornate. In 500 partite da allenatore in Serie A, due giornate di squalifica non le avevo mai ricevute ed ero fiducioso che il confronto diretto con l’arbitro a fine partita potesse aver chiarito la situazione. Evidentemente però – conclude Spalletti non basta la credibilità acquisita. Probabilmente questa collaborazione di cui tanto si parla resta una cosa difficile. Accetto con massimo rispetto alla decisione ma questa volta non posso nascondere una certa amarezza”.

‘Cinquecento partite in Serie A? Così poche’ pensavo fossero molte di più anche perché sono stato più tempo sul campo che a casa. Comunque punto alla numero mille e finché non mi siederò per la millesima volta in panchina non smetto. Ringrazio il presidente De Laurentiis per le belle parole che ha speso per me – dice il tecnico – ma la verità è che ogni stagione ha una sua storia e non sono possibili paragoni tra il presente e il passato. Le sue parole, però, mi spingono a lavorare sempre di più in questa direzione – conclude – anche se i conti si faranno solo alla fine della stagione”