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Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Verona. Queste le sue parole da Castel Volturno a partire dalle condizioni di Osimhen: “Le sue condizioni sono buone. Abbiamo fatto una riunione con i medici stamattina e ci è sembrata una normale conseguenza di tutto il lavoro fatto, convocarlo per la partita di domani. Poi l’obiettivo resta sempre quello di averlo a disposizione per la gara di ritorno contro il Milan. Ma contro il Verona sarà con noi”.
 
Turn-over ragionato contro il Verona, in vista della Champions? “Chiunque scenda in campo domani lo dovrà fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importanti di questo campionato. Qualcosa si cambia, non so se sarà turn-over ragionato o non ragionato. Non so cosa vuol dire. Qualcosa si cambia, non dieci calciatori ma si cambia. Chi non potrà giocare martedì giocherà dall’inizio mentre qualcun altro dovrà recuperare rispetto allo stress accumulato mercoledì mentre qualcun altro resterà nell’undici iniziale”.
 
Spalletti torna sulla sconfitta in Champions: “Era l’esordio nei quarti di finale e tutti hanno parlato di nervosismo di squadra, mentre parlerei di maturità. C’è una crescita importante perché una squadra non può riuscire ad essere lucida ed al tempo stesso pericolosa, in dieci, contro una squadra abituata a certi livelli di partite così importanti. Noi abbiamo avuto molti atteggiamenti corretti. Ci ho trovato una ricerca nel mettere a posto cose che ci sono state tolte senza che noi avessimo determinato niente all’interno della partita. Anche nella maturità ci vedo miglioramenti”.
 
Sulla questione tifo sembra si sia smosso qualcosa: “Se si scrive che Spalletti è andato contro i suoi tifosi è chiaro che diventano parole forti le mie. Io il mio appello l’ho fatto: bisogna restare tutti uniti, essendo guidati dall’amore per Napoli e per il Napoli. Non voglio entrare nel merito dei contrasti che ci sono ma trovo sia incomprensibile privare il gruppo, in questo momento, di tutto il sostegno di cui ha bisogno. Abbiamo fatto delle partite straordinarie in casa di Sassuolo e Torino perché avevamo il pubblico al nostro fianco. L’anno scorso, in un certo senso, siamo stati anche contestati per aver mollato nella lotta per lo Scudetto, ed invece ora che lo stiamo tornando a vincere dopo 33 anni che facciamo, non tifiamo? Ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli, è il momento di lasciarsi andare. Ma non ce l’ho con nessuno”.
 

Come si fa a non pensare al Milan? “La partita di domani è doppiamente importante. Perché se riusciamo a vincere questa qui, ce ne mancano solo tre a vincere lo Scudetto. Con questo obiettivo qui non ho motivi per pensare alla partita di martedì. Nella testa e negli occhi dobbiamo avere la foto del bello che abbiamo davanti”.

Spalletti pensa solo alla sfida di domani col Verona: “La partita contro il Verona simboleggiava il punto più basso della storia recente del Napoli, quando sono arrivato io. Ora può simboleggiare il punto più alto, o uno dei punti più alti, della storia del club. Sappiamo da cosa partivamo e sappiamo a cosa stiamo andando incontro. Io per questo Napoli-Verona ci vedo tanti motivi per essere una sfida interessante”.
 
Quali insidie nasconde la partita col Verona? “E’ una squadra allenata bene, perché gli si riconoscono le caratteristiche e la volontà del suo allenatore. E’ una squadra che sotto l’aspetto della battaglia ti mette a dura prova per tutti i 90 minuti, ha motivazioni a mille a causa della classifica che ha, pure perché vale più della posizione che occupa. Ha messo in difficoltà tantissimi avversari, come nella trasferta con la Juve. Le insidie sono tantissime ma le nostre motivazioni sono molto più forti e molto più ampie”.
 

Tra Di Lorenzo e Lobotka, due insostituibili, uno dei due potrebbe riposare: “Stanno bene tutte e due. Comprensibilmente, valutando il motore dei due, per capacità e struttura fisica. Penso che tra i due se c’è uno che deve recuperare un pò più di minutaggio è Lobotka ma la valutazione è corretta, perché anche Di Lorenzo meriterebbe un turno di riposo”.

Spalletti torna sulla gara col Milan: “Maturi e attenti a saper mettere in fila le cose che abbiamo davanti. Dobbiamo avere questa foto bellissima di quello che ci aspetta, perché abbiamo la possibilità di andare ancora più vicini a questo Scudetto, c’è questo ritorno di Champions che verrà dopo e che per quelli che sono stati i risultati delle partite di andata è quello più in bilico di tutti. Se ripeteremo una prestazione del nostro livello, tutto potrà succedere. I ragazzi devono pensare a ripetere una prestazione del livello a cui ci hanno abituati”.
 
Il Napoli ha dato dimostrazione anche contro il Milan, nonostante la sconfitta: “Si è vista molta qualità della nostra squadra. La prestazione è quella che ci fa arrivare alla prossima partita con tantissime difficoltà, perché non avere due calciatori come Kim e Anguissa rappresenta una perdita importante, però io la mia squadra la conosco bene e sono sicuro che offrirà una prestazione di livello. Fatte tutte le dovute considerazioni ed i dovuti calcoli, noi siamo tranquilli di poterci andare a giocare le nostre chance”.
 
Visto che Raspadori non è al meglio, Osimhen potrebbe anche giocare uno spezzone di gara col Verona? “Raspadori è comprensibile che non sia al top. Avrebbe bisogno qualche giorno di allenamento in più, invece siamo costretti ad utilizzarlo per l’emergenza. Per lui 90 minuti sono troppi, per cui potrebbe esserci la possibilità che Osimhen giochi 20′”.
 
Non si può vincere sempre e forse la squadra per questo accusa un pò di stanchezza? “Se confronto la mia squadra con quello che è successo alle altre, la mia squadra è quella che ha vinto più di tutte. Si, può esserci che qualcuno sia più stanco dell’altro ma nelle scelte che abbiamo fatto abbiamo sempre pescato bene e sempre fatto delle vittorie. Per questa gara qui qualche attenzione in più va fatta perché ci sono poche ore di differenza rispetto alla partita col Milan. Può darsi che Kvara parta dalla panchina e può darsi che si possa far fare un minutaggio più limitato”.